[03/06/2009] Energia

La rivincita del loglio

FIRENZE. Ancora una volta sarà necessario distinguere il grano dal loglio, ma anche quest’ultima graminacea infestante, può assumere da oggi un valore di rilievo. In base ad un progetto di ricerca nato nel Galles, sarà possibile ricavare etanolo dal loglio perenne. Il progetto denominato “Grassohol” del valore di un milione di sterline, ha l’obiettivo di sviluppare una serie di processi commercialmente ed economicamente attuabili per ricavare etanolo dall’erba da semina più comunemente utilizzata nel Regno Unito per i pascoli e il foraggio.

Nello specifico il loglio perenne, con i suoi alti contenuti di zuccheri estraibili, sarà utilizzato come base nel progetto volto a valutare i migliori metodi di estrazione e di fermentazione dello zucchero e l´ottimizzazione del rendimento della produzione di etanolo. Il residuo secco derivante dalla fermentazione e dalla distillazione è ricco di proteine - dichiarano i responsabili del progetto - ed è potenzialmente trasformabile in mangime animale. Quindi non si butta via nulla. Da un ettaro di terreno coltivato a erba pare che potrebbero essere prodotti fino a 4500 litri di etanolo.

Ovviamente c’è già chi intravede il business e sul modello di quanto avviene nella filiera produttiva del vino già pensa a collocare impianti di raffineria locali presso le fattorie. In ogni modo il progetto Grasshol, che dovrà essere valutato attentamente anche per i possibili impatti, realizzato grazie al network fra istituzioni pubbliche gallesi, aziende private e università, sta alla base del ´Sistema Galles´ per lo sviluppo delle tecnologie pulite le energie alternative, ed è parte importante nel contesto di iniziative sulla produzione di biocarburanti che il Regno Unito sta sviluppando per raggiungere gli obiettivi europei della direttiva Energy 20-20-20.

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