[03/06/2009] Comunicati

Negoziati di Bonn sul clima, gli ambientalisti scrivono alla Prestigiacomo

LIVORNO. Greenpeace, Legambiente e Wwf Italia in occasione dei negoziati di Bonn sul clima, mandano un appello al ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo (Nella foto), per chiedere che «il governo italiano faccia la sua parte per il raggiungimento di un accordo sul clima». Nella città tedesca si svolge infatti dal 1 al 12 giugno una sessione cruciale nel percorso negoziale che porterà alla conferenza di Copenaghen del prossimo dicembre.

Nella lettera si legge che tra i punti essenziali che dovranno essere contenuti nel nuovo accordo internazionale sul Clima, ci debbono essere la riduzione dei gas a effetto serra di almeno il 40% entro il 2020 da parte dei paesi industrializzati; calo del 15-30 % delle emissioni dei paesi in via di sviluppo rispetto agli scenari tendenziali; fondi per almeno 110 miliardi di euro l’anno messi a disposizione delle economie ricche per finanziare la lotta alla deforestazione, l’adattamento e il trasferimento delle tecnologie pulite nel sud del mondo.

«Il fenomeno dei cambiamenti climatici - scrivono le tre associazioni ambientaliste al ministro - è in rapida accelerazione e le ultime evidenze scientifiche mostrano che la minaccia di impatti irreversibili è molto più imminente di quello che immaginavamo appena due anni fa. Il tempo utile per evitare impatti catastrofici sta dunque velocemente svanendo. Occorre agire subito per ridurre drasticamente le emissioni di gas serra nel minor tempo possibile. Sappiamo, infatti, che un aumento medio della temperatura globale di 2° centigradi rischia di far evolvere l’equilibrio climatico del Pianeta verso scenari irreversibili».

Nel documento Greenpeace, Legambiente e Wwf, ricordano che ad oggi l’aumento registrato è già di +0.8°C e quindi avvertono che «il tempo a disposizione è poco» e che «solo attraverso scelte ambiziose si potranno evitare conseguenze irreversibili con gravi impatti sulle persone e sull’economia».

«Per evitare effetti irreversibili – concludono gli ambientalisti - è necessaria l’adozione di un nuovo accordo globale sul clima nella conferenza sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite che si svolgerà a Copenaghen nel prossimo dicembre. Il governo italiano faccia dunque la sua parte per favorirlo».

Torna all'archivio