[28/05/2009] Acqua

Firenze sarà la sede del Segretariato Mondiale per il diritto all´acqua e ai servizi igienico sanitari

FIRENZE. Come osservato nei documenti finali usciti dal Forum Mondiale sull’Acqua di Istanbul, siamo ancora lontani dal riconoscimento dell’acqua come diritto e l’Onu non ha ancora assunto un ruolo di rilievo in questa partita. A Firenze la risorsa idrica è gestita da una Spa a maggioranza pubblica dove il privato ha un ruolo di rilevo; inoltre la stessa amministrazione comunale al di la della buona volontà di alcuni singoli, almeno fino ad oggi, non pare proprio che abbia prestato attenzione alle istanze di chi propone un modo alternativo per il governo dell’acqua. Però Firenze sarà la sede del Segretariato Mondiale per il diritto all´acqua e ai servizi igienico sanitari, grazie al Protocollo d´intesa siglato stamani in Palazzo Vecchio. Speriamo sia di buon auspicio per l’inizio di un nuovo percorso. Alla firma del documento erano presenti Mohand Cherifi, rappresentante di Wacap (World alliance of cities agains poverty), una alleanza fra città che nel mondo, csotto l´egida di Undp (United Nations Development Program), sono impegnate a contrastare le povertà, dall´assessore comunale alla partecipazione democratica e nuovi stili di vita Cristina Bevilacqua (Nella foto), dai presidenti della Regione Toscana e della Provincia di Firenze Claudio Martini e Matteo Renzi.

Il Segretariato sarà un quartier generale delle politiche relative all´acqua: favorirà l´incontro tra domanda e offerta di servizi, di buone pratiche, competenze e sperimentazioni in materia di uso responsabile e solidale della risorsa; promuoverà, inoltre, iniziative culturali e di sensibilizzazione. Si tratta infatti del primo Polo mondiale tematico fra quelli al quale l’Onu sta lavorando attraverso Undp. «L’accesso all’acqua - ha sottolineato Bevilacqua - è un diritto umano fondamentale e attraverso il Segretariato sarà possibile costruire una rete internazionale di città, territori e associazioni che potranno concretamente contribuire a realizzare interventi per l’accesso all’acqua di tutti». Della stessa opinione anche il Presidente Martini che ha ribadito l’importanza di questo protocollo: «tocca un tema sensibilissimo e coinvolge una risorsa indispensabile alla vita».

Secondo il rapporto sullo Sviluppo Umano 2006 dell’Undp, servono 10 miliardi di dollari per conseguire l’obiettivo del millennio legato alla riduzione entro il 2015 della metà della popolazione mondiale che non ha accesso stabile a un approvvigionamento salubre di acqua potabile, ma tale finanziamento potrebbe produrre ogni anno ricadute economiche positive sui 38miliardi di dollari. Un bello “stimolo” come misura anticrisi, ma bisogna crederci. «Nel mondo - ha informato Cherifi - oltre un miliardo di persone vivono senza l´acqua potabile, mentre è necessario che l’accesso all’acqua sia un diritto e parte integrante di tutti i programmi attuati nel contesto dei piani integrati territoriali che l’Undp promuove attraverso accordi di cooperazione».

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