[28/05/2009] Parchi

All’Elba vola ancora la rondine rossiccia

LIVORNO. Il 24 maggio, coordinato dal parco nazionale dell’Arcipelago toscano, si è tenuto a Portoferraio, all’isola d’Elba, l’incontro organizzato da diversi enti e associazioni con lo scopo di conservare le popolazioni elbane di rondini, rondoni e balestrucci. «L’appuntamento – spiega la direttrice del parco Franca Zanichelli - ha visto la presenza anche di esperti italiani e stranieri. Giorgio Paesani di Ebn ha aperto le relazioni scientifiche mettendo in evidenza aspetti interessanti della biologia di questi uccelli. Paolo Politi ha commosso tutti raccontando le esperienze di Arche Hir, l’associazione che si occupa di promuovere programmi di tutela nei Paesi africani dove le rondini trascorrono l’inverno. Ulrich Tigges ha cercato di fornire chiavi di interpretazioni di alcuni comportamenti dei Rondoni per far comprendere la complessità delle comunità che si insediano nei centri abitati.

Edward Mayer ha detto che «I Rondoni soffrono in modo evidente la pratica di restauro degli edifici che annienta la loro possibilità di nidificazione» poi l’esperto inglese che ha mostrato una serie di accorgimenti a basso costo per ricavare siti per ospitare questi grandi migratori a lungo raggio.

L’ex presidente della Lipu Francesco Mezzatesta ha ricordato che «Se si vogliono salvare i rondoni che hanno bisogno di cavità per nidificare, la misura prioritaria consiste nel trovare una soluzione al tamponamento col cemento di tutti i fori presenti nei vecchi muri e nelle prime tegole delle case». E’ chiaramente emersa dal convegno la necessità di coinvolgere maggiormente le persone e in particolare i giovani sugli aspetti naturalistici per fare crescere comportamenti di responsabilità a tutela di questi formidabili predatori di insetti.

Secondo Renato Ceccherelli, veterinario del Centro recupero uccelli marini di Livorno «La protezione talvolta diventa anche abilità di cura che si attiva quando si ricoverano uccelli feriti». Si è parlato anche del progetto “La casa delle rondini” lanciato all’Elba a marzo da Legambiente ed Enpa ed al quale hanno aderito anche Parco, Wwf, ArceHir ed Ebn, che insieme a volontari e agli alunni di alcune classi scolastiche, hanno dato il via ad un conteggio dei nidi nelle abitazioni per premiare le situazioni più meritevoli.

La sorpresa gradita è arrivata però da un gruppetto dei più accaniti birdwatchers che ha approfittato del convegno per andare alla ricerca della rondine rossiccia (Hirundo daurica), la più rara specie di rondine.
«Alessandro Sacchetti che l’aveva osservata all’Elba alcuni anni or sono e aveva lanciato in mattinata la sfida – spiega la Zanichelli - La comitiva è partita verso la costa ovest per perlustrare le aree idonee che erano state frequentate da poche coppie. Binocoli, cannocchiali e teleobiettivi schierati davanti ad occhi esperti per cogliere qualche segnale; tutti gli ornitologi e gli appassionati intenti a scrutare in mezzo ai voli dei più numerosi Balestrucci e Rondini comuni. Ed ecco, il primo avvistamento dell’inconfondibile macchia rossiccia che spicca nel blu del piumaggio del dorso slanciato, poi un altro soggetto e ancora altri, forse in tutto una decina! Dai voli ai nidi il passo è stato breve. Una perlustrazione sapiente ha permesso di individuare almeno cinque costruzioni attive ed occupate, in mezzo ad altre semidistrutte. Il workshop si è concluso così nel migliore dei modi! I bravi fotografi Maurizio Azzolini e Stefano Andretta hanno regalato al Parco stupende immagini di Rondine rossiccia portate all’attenzione di tutti per fare apprezzare la biodiversità dell’Arcipelago e per diventarne consapevoli custodi».

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