[27/05/2009] Rifiuti

Dati trimestrali dall´osservatorio sui rifiuti (ovviamente solo per quelli urbani)

LIVORNO. Il contesto della raccolta dati e informazioni nel settore dei rifiuti è stato più volte (anche da questo giornale) sottolineato come disomogeneo, non contemporaneo rispetto al periodo temporale che descrive (i dati si riferiscono ad almeno due anni precedenti), frammentato e, quindi, poco utile alla programmazione.
La pensano così anche Conai e Anci, che nell’ambito del nuovo accordo quadro per la gestione dei rifiuti d’imballaggio, siglato a dicembre (di cui si stanno definendo gli allegati tecnici che riguardano i criteri qualitativi da adottare per i vari materiali e sui quali accordare i corrispettivi economici) hanno previsto la realizzazione di un Osservatorio degli enti locali sul sistema di raccolta differenziata in Italia, come fondamentale strumento di supporto per la crescita ed il miglioramento del quadro conoscitivo di questo specifico settore, che oggi è stato avviato.

«L’Osservatorio – ha spiegato Filippo Bernocchi, delegato Anci alle Politiche ambientali – è strettamente collegato a una banca dati che metterà a disposizione in tempi reali numeri e cifre sulla gestione dei rifiuti».
La novità di questo Osservatorio che sarà gestito da Ancitel energia & ambiente, sta infatti nella tempistica: i dati forniti non saranno più annuali, ma trimestrali, così da consentire la possibilità di intervento sui sistemi di gestione della raccolta differenziata entro l’anno.

Il primo obiettivo è quello di contribuire a una definizione condivisa di raccolta differenziata e del relativo sistema di misura, dal momento che la normativa vigente (D.Lgs 152/2006) riguardo alla raccolta differenziata, riporta una definizione ampia: non elenca i materiali da raccogliere separatamente (ad eccezione della frazione organica), non individua le pratiche con cui effettuarla, non precisa modalità e norme tecniche nè il sistema di misura dei risultati.

Quindi in attesa di una maggiore definizione normativa l’osservatorio avrà una sua modalità condivisa, almeno tra i soggetti che dovranno poi prendere decisioni in merito a questi dati.
Secondo obiettivo dichiarato è quello della tracciabilità del rifiuto differenziato e della definizione dei costi (anche in termini energetici) dei sistemi di raccolta differenziata.

Il sistema previsto per l’acquisizione dei dati, seguirà la schema del modulo Mud ma è previsto l’inserimento diretto dei dati in un apposito portale, con frequenza trimestrale, così da velocizzare le operazioni di raccolta delle informazioni.
L’osservatorio ha già attivato un servizio di supporto tecnico per i Comuni sui contenuti dell’accordo Anci-Conai, sui temi della raccolta differenziata e sulla gestione dei rifiuti urbani in generale, attraverso uno sportello informativo e-mail all’indirizzo osservatorio.rd@ea.ancitel.it.

Il progetto – fanno sapere i partner che lo hanno ideato e realizzato- non si pone in contrasto con la direttiva che istituisce una infrastruttura comune europea per la gestione dei dati relativi ai rifiuti alla quale gli stati membri trasferiscono le informazioni, né vuole sovrapporsi ad altri sistemi esistenti, ad esempio la rete degli osservatori provinciali e quello nazionale, dal momento che si occupa esclusivamente di raccolta differenziata e in particolare di imballaggi e non, quindi di tutte le tipologie di rifiuti.

Per il sottosegretario all’Ambiente Roberto Menia, che ha tenuto a battesimo l’osservatorio, questo «sarà uno strumento in più per gli enti locali per lavorare ancora meglio. Tuttavia non sarà uno strumento sostitutivo o integrativo di sistemi già esistenti, ma vuole rappresentare un servizio ulteriore di supporto per la crescita e il miglioramento del quadro conoscitivo della raccolta differenziata nel nostro paese».

D’accordo con Menia, il presidente della commissione Ambiente di Anci, Flavio Morini, che ha sottolineato che «finora le modalità di acquisizione dei dati sulla gestione dei rifiuti non sono mai state coordinate» e il direttore generale Conai, Giancarlo Longhi, che ha presentato il progetto come «una importante operazione che punta sulla trasparenza perchè consentirà – ha detto - di disporre di dati certi e in tempo reale».

Anche se, nei fatti, sarà un altro soggetto che raccoglierà dati, seppur parziali perché riferiti ad un segmento specifico della gestione dei rifiuti, di cui tenere conto, in attesa che si faccia finalmente chiarezza nel sistema di contabilità dei rifiuti, urbani e speciali.

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