[27/05/2009] Comunicati

La chimica "verde" sbarca a Terra Futura

LIVORNO. Apre i battenti venerdì a Firenze, alla Fortezza Da Basso, l’edizione 2009 di Terrafutura, mostra convegno internazionale sulle buone pratiche di vita, di governo e d’impresa verso un futuro più equo e sostenibile. Per questa edizione i partner della manifestazione hanno lanciato un Call to Action, per costruire reti di relazioni, di pensiero e di buone pratiche, per dimostrare che sono possibili i modelli di sviluppo non fondati su parametri quantitativi, sul consumo delle risorse naturali non rinnovabili, che creano squilibri sociali e nuove povertà, bensì un imperativo morale, che oggi, di fronte alla crisi globale che il pianeta sta attraversando, è diventata una necessità legata alla sopravvivenza dell’ecosistema.

Per sopravvivere occorre quindi adesso più che mai cambiare profondamente i presupposti stessi dello sviluppo: questa è la chiamata all’azione e all’impegno che parte dai partner di Terrafutura: Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete, Legambiente. Uno dei settori in cui in questi anni si è molto lavorato da parte di associazioni, aziende e in qualche caso anche istituzioni, per trovare una nuova chiave di sviluppo della chimica è quello della chimica verde, la ricerca cioè di nuovi materiali a partire da materie prime rinnovabili in grado di andare a sostituire (almeno in parte) i prodotti di sintesi.

E quest’anno a Terrafutura sarà allestita un intero spazio, all’interno del padiglione Spadolini, dedicato ai nuovi materiali rinnovabili e al futuro di questa nuova frontiera della chimica. Lo piazza della Chimica Verde, lo spazio allestito che ospiterà convegni e workshop oltre a giochi educativi e animazioni, è stata realizzata da Legambiente - con la collaborazione di Arsia Regione Toscana, Novamont, CNA Federmoda e l’associazione Chimica Verde Bionet, ha l’obiettivo di presentare modalità per abbattere la CO2 usando materiali naturali e nuove tecnologie.

La piazza sarà attrezzata con pannelli di canapa fonoassorbenti una moquette in bioplastica verde che una volta usata produrrà nuova bioplastica: all’interno si svolgeranno brevi workshop per la discussione e l’approfondimento di tematiche relative in particolare ai biopolimeri e alle agrienergie e sarà possibile partecipare ad un quiz multimediale sui temi della chimica verde; ad gioco a premi del tiro al barattolo "abbatti la CO2", che vi farà vincere tanti prodotti della chimica verde, a laboratori per bambini che potranno giocare con nuovi biocolori completamente atossici e naturali e assistere a sfilate di moda estemporanee con capi di fibra e colori naturali che potranno anche essere acquistati.

Il momento della discussione e dell’approfondimento, organizzato e coordinato da Legambiente, è concentrato su venerdì: la mattina a tema ci saranno le bioplastiche e verranno presentate il panorama delle esperienze e dei progetti avviati in Regione Toscana e le iniziative messe in atto dai comuni per la sostituzione degli stopper di plastica con quelli in MaterBi (Scansano) e dalle agenzie regionali (Arsia e Toscana ricicla) per i progetti sui teli di pacciamatura e del compostaggio della frazione organica dei rifiuti, in collaborazione con il Consorzio Italiano Compostatori. Si parlerà poi delle esperienze messe in atto con le aziende del settore per la produzione di compost da rifiuti domestici in 24 ore (Wip) e l’utilizzo dei materiali compostabili nelle manifestazioni, con Novamont e Ingeo.

Il tema del pomeriggio sarà invece quello delle agrienergie sostenibili e della filiera corta, con interventi di Arsia, Regione Toscana, enti di ricerca, università, aziende agricole. Al centro del dibattito, il disegno di legge in materia di energia presentato dal Governo che riconosce un incentivo di 28 c/KWh per tutti gli impianti al di sotto di 1 MW che producono elettricità da biomasse, biogas e da oli vegetali tracciabili, ma che vorrebbe abbandonare il criterio della filiera corta stabilito dall’ultima Finanziaria del governo Prodi.

Nel frattempo però la regione Toscana ha sperimentato concretamente i possibili benefici di filiere di produzione e consumo locali di oli vegetali puri : sono ormai circa quaranta le esperienze e i progetti avviati nei territori rurali e rappresentano una delle forme più sostenibili ed efficienti di uso energetico delle biomasse agroforestali, legato alle risorse del territorio e in grado offrire autonomia e maggior sicurezza alle comunità rurali.

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