[27/05/2009] Energia

Tutti i tetti del mondo dipinti di bianco contro il global warming?

LIVORNO. Il Telegraph la definisce una “proposta insolita”, noi sospendiamo il commento visto il ruolo e il curriculum di chi ha lanciato l’idea “di dipingere di bianco tutti i tetti del mondo per frenare il global warming”. Si tratta infatti del professor Steven Chu, il segretario dell’energia degli Stati Uniti, secondo il quale, scrive Louise Gray, i tetti bianchi «deviando i raggi del sole farebbero risparmiare energia e denaro per l´aria condizionata».

Le superfici più pallide – viene spiegato nell’articolo del quotidiano inglese - potrebbero rallentare il riscaldamento globale riflettendo il calore nello spazio, invece di permettere di essere assorbito dal buio di superfici in cui è intrappolato dai gas serra e l´aumento delle temperature.

In un simposio a Londra, il professor ha descritto il cambiamento climatico come una "situazione di crisi", e ha promosso per combatterlo l´efficienza energetica e le energie rinnovabili, come vento, onde e energia solare. Il vincitore del Premio Nobel ha detto che gli Usa non prendono in considerazione progetti di "geo-ingegneria" su larga scala per combattere i cambiamenti climatici, ma si è detto a favore dei "tetti bianchi in tutto il mondo".

Chu ha detto che dipingendo di bianco tutti i tetti del mondo e pure i marciapiedi «sarebbe l’equivalente di «togliere della strade tutte le auto del mondo per 11 anni». Al di là del fatto che la proposta sia concreta o meno, c’è solo da immaginarsi che cosa scatenerebbe in Italia soprattutto un’idea del genere a partire dalle prese di posizione delle sovrintendenze… tra l´altro ci sarebbe da capire come si risolverebbe la questione pannelli solari: bianchi pure quelli oppure... niente pannelli?

Chu ha poi ribadito l’impegno degli Usa in vista di Copenhagen auspicando che anche la Cina segua il percorso fatto dagli Stati uniti. Sul tema segnaliamo che si è tenuto a Roma un workshop “Tecnologie a basso contenuto di carbonio in Italia e Stati Uniti: accelerare il passaggio dalla fase di ricerca a quella del mercato”. Durante il quale il direttore generale del ministero dell´ambiente Corrado Clini ha richiamato i risultati già raggiunti dalla collaborazione tra Italia e Stati Uniti sullo sviluppo delle tecnologie a basso contenuto di carbonio, ed ha auspicato l’estensione della collaborazione a paesi terzi, a cominciare dalla Cina, nell’ambito dei nuovi programmi internazionali dell’Amministrazione Obama. Efficienza energetica, bioenergie e “green building” sono i settori nei quali questa collaborazione potrà svilupparsi.

L’amministrazione degli Stati Uniti, come annunciato durante il workshop da Jonathan Shrier, principal deputy assistant secretary, politiche ed affari internazionali, del Dipartimento dell’Energia Usa, ha collocato ingenti somme di finanziamento per lo sviluppo di tecnologie innovative e per la promozione dell’efficienza energetica nei piani di stimolo economico. La strategia del presidente Obama, come noto, è quella di puntare sulle tecnologie energetiche di nuova generazione per ridurre la produzione di CO2 e creare nuova occupazione.

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