[26/05/2009] Comunicati

Berlusconi si attacca alla tramvia fiorentina e inventa il referendum a piacere

LIVORNO. Diceva Oscar Wilde che «A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio». La citazione non è delle più originali, ma di fronte all’ultima uscita del presidente Berlusconi sulla tramvia fiorentina davvero non se ne poteva fare a meno. Il premier, infatti, in una intervista che sarà trasmessa questa sera da Italia 7, avrebbe che «Sulla tramvia fiorentina il centrosinistra non accetta la volontà della gente». Berlusconi, riferiscono le agenzie, ha ricordato il referendum sulla tramvia del febbraio 2008, spiegando che in quella occasione gli elettori hanno detto: «No, il tram non può piombare nel centro storico di fianco al Duomo, al Battistero e al campanile. Io davvero - ha proseguito - non riesco a capire come la sinistra non accetti il responso che viene dalla gente e ancora una volta questa situazione e´ il segno di come la sinistra sia fatta da personaggi che non hanno a cuore la gente e che non intendono aderire alle richieste dei cittadini, ma pensano piuttosto in termini di loro personale utilità». Ora, al di là dell’essere favorevoli o contrari alla tramvia – e ribadito che greenreport è favorevole – gli argomenti del leader del Pdl sono proprio deboli. Parla del referendum dimenticandosi che lui ha appena calpestato quello sul nucleare fatto “dalla gente” vent’anni fa rilanciando l’atomo nel nostro Paese.

Per non parlare della “gente” della la Val di Susa contraria alla Tav che invece è stata presa a manganellate, oltre che si è deciso che per costruire le centrali atomiche lo si potrà fare con l´imposizione dello Stato. Che dire invece della Base militare Usa a Vicenza, a cui hanno detto sì sia Prodi che appunto Berlusconi, nonostante la protesta della gente e il referendum pure lì (quello in questo caso autonomo del comitato No Dal Molin, perché il Consiglio di Stato lo aveva vietato…). Tra l’altro quello di Firenze - andrebbe pur ricordato – non ha raggiunto il quorum…ma questo sarebbe un altro problema ancora. Quello che dovrebbe spiegare il premier è perché quel che vale per i fiorentini non vale dove il Pdl è in maggioranza o dove decide il governo. Altri esempi? L´estrazione di gas in Adriatico; la centrale a carbone a Porto Tolle; il Mose a Venezia fatto contro l´opinione del sindaco..insomma, l’argomento “quello che vuole la gente” Berlusconi ci pare proprio che se lo possa risparmiare. E che almeno ci risparmi di usarlo a convenienza. Ma questo, si sa, si chiama populismo, che prevede una carota data al momento giusto e il bastone nascosto dietro la schiena da usare quando il popolo è poco obbediente o non è d´accordo con il capopopolo, magari con un referendum

Critiche all’uscita del presidente del Consiglio, anche se con altre motivazioni, arrivano pure dal presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio Regionale Erasmo D’Angelis (Pd): «La volontà della gente è di respirare aria più pulita e vivere in una città meno strangolata da automobili e motorini. Il presidente del Consiglio Berlusconi invece di fare sponda al Ministro Bondi e boicottare gli investimenti di Firenze tagliando le gambe al trasporto pubblico, garantisca tutte le risorse per concludere in fretta i cantieri delle tre linee tramviarie e per le altre misure strutturali al fine di aumentare la qualità della vita dei fiorentini. La verità è che il centrodestra e il Governo stanno colpendo l’unico sistema concreto e immediato per migliorare il traffico privato e ridurre l´inquinamento oltre che per abbattere le emissioni di CO2. Si distinguono ormai per i molti No contro i progetti e le opere più ecologiche e avanzate».

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