[21/05/2009] Energia

Efficienza energetica ed edilizia abitativa: finanziamenti Fesr per tutti gli stati membri Ue

LIVORNO. Negli ultimi mesi del 2008 la Commissione ha adottato una comunicazione relativa a un piano europeo di ripresa economica che evoca l’importanza di effettuare investimenti mirati a migliorare l’efficienza energetica dell’edilizia, compreso il settore abitativo. Adesso l’Unione europea garantisce il sostegno agli investimenti a favore dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili nel settore dell’edilizia abitativa a tutti gli Stati Membri e non solo a quelli entrati a far parte dell’Unione dopo il 1° maggio 2004 (come invece era previsto dal regolamento 1080/2006).

Con regolamento pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi (e che entrerà in vigore fra 20 giorni) l’europarlamento modifica il regolamento del 2008, fissa al 4% il tetto massimo per lo stanziamento Fesr e semplifica la gestione, l’amministrazione e il controllo delle operazioni che beneficiano di una tale sovvenzione.

Dunque, nel caso di sovvenzioni sono considerate ammissibili a un contributo del Fesr - purché siano sostenute conformemente alle normative nazionali, comprese quelle in materia contabile - i costi indiretti, dichiarati su base forfettaria, fino al 20 % dei costi diretti di un’operazione; i costi fissi calcolati applicando tabelle standard di costi unitari definiti dallo Stato membro e le somme forfettarie destinate a coprire l’insieme o una parte dei costi di un’operazione.

Del resto il Fers è destinato a contribuire alla correzione dei principali squilibri regionali esistenti nella Comunità oltre che a uno sviluppo sostenibile. Il Fesr contribuisce pertanto a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni e la misura in cui le regioni meno favorite, (comprese le zone rurali e urbane, le regioni industriali in declino, le zone che presentano svantaggi geografici o naturali, quali le isole, le zone di montagna, le zone scarsamente popolate e le regioni di frontiera), sono in ritardo di sviluppo. E purtroppo da un punto di vista dello sviluppo dell’efficienza energetica dell’edilizia abitativa non tutti gli Stati sono sullo stesso livello.

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