[21/05/2009] Comunicati

Life+ 2009: aperto il bando

LIVORNO. C’è tempo fino al 15 settembre 2009 per presentare le domanda per partecipare a Life+, lo strumento finanziario europeo per l’ambiente: la Commissione, con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale europea di qualche giorno fa, invita gli enti pubblici e privati, i soggetti e le istituzioni registrati negli Stati membri dell’Unione europea a presentare proposte per la procedura di selezione sulla natura e biodiversità, sulla politica e governance ambientale e sull’informazione e comunicazione. Ammonta a circa 250milioni di euro il bilancio complessivo per le sovvenzioni di azioni per progetti, mentre per l’Italia l’importo indicativo è circa 22 milioni di euro.

Le proposte dovranno essere redatte su appositi moduli di domanda disponibili sul sito web della Commissione all´indirizzo (http://ec.europa.eu/environment/life/funding/lifeplus.htm) e dovranno essere trasmesse Cd-Rom o su Dvd. Ma i progetti dovranno rispettare gli obiettivi individuati dalla Commissione per ciascun tema. Dunque al fine di “arrestare la perdita delle biodiversità” entro il 2010 i soggetti che intendono presentare la domanda per Life+ Natura e biodiversità, con i loro progetti, dovranno contribuire a proteggere, conservare, ripristinare, monitorare e favorire il funzionamento dei sistemi naturali, degli habitat naturali e della flora e della fauna selvatiche, al fine di arrestare la perdita di biodiversità, (inclusa la diversità delle risorse genetiche, all´interno dell’Ue).

Per Life+ Informazione e comunicazione invece le proposte dovranno mirare ad assicurare la diffusione delle informazioni e sensibilizzare alle tematiche ambientali, inclusa la prevenzione degli incendi boschivi; a fornire un sostegno alle misure di accompagnamento, come azioni e campagne di informazione e comunicazione, conferenze e formazione, inclusa la formazione in materia di prevenzione degli incendi boschivi.

Life+ Politica e governance ambientali invece è diviso in aree tematiche (cambiamenti climatici, acque, aria, suolo, ambiente urbano, rumore, sostanze chimiche, ambiente e salute, risorse naturali e rifiuti, foreste, innovazioni e approcci strategici). E per ciascuno di essi l’Ue fissa degli obiettivi ai quali i progetti devono tendere. Per esempio stabilizzare la concentrazione di gas ad effetto serra ad un livello che eviti il surriscaldamento globale oltre i 2 gradi centigradi; contribuire al rafforzamento della qualità delle acque attraverso lo sviluppo di misure efficaci sotto il profilo dei costi al fine di raggiungere un “buono stato ecologico” delle acque nell´ottica di sviluppare il primo piano di gestione dei bacini idrografici entro il 2009; raggiungere livelli di qualità dell´aria che non causino significativi effetti negativi, né rischi per la salute umana e l´ambiente e proteggere il suolo e assicurarne un utilizzo sostenibile, preservandone le funzioni, prevenendo possibili minacce e attenuandone gli effetti e ripristinando il suolo degradato.

Per le sostanze chimiche si prevede di migliorare, entro il 2020, la protezione dell’ambiente e della salute dai rischi costituiti dalle sostanze chimiche attraverso l’attuazione della normativa in materia di sostanze chimiche (regolamento Reach) e la strategia tematica su un utilizzo sostenibile dei pesticidi.

Mentre per le risorse naturali e i rifiuti le proposte dovranno cercare di sviluppare e attuare le politiche finalizzate a garantire la loro gestione e il loro utilizzo sostenibili. Come migliorare il livello di impatto ambientale dei prodotti, i modelli di produzione e di consumo sostenibili. E per i rifiuti particolare attenzione è riservata alla prevenzione, al recupero e al riciclaggio e a all’effettiva attuazione della strategia tematica sulla prevenzione e sul riciclaggio degli stessi.

In Life+ Politica e governance ambientali un area viene dedicata alle innovazioni. In questo caso i progetti devono contribuire a sviluppare e dimostrare approcci, tecnologie, metodi e strumenti innovativi diretti a facilitare l´attuazione del piano di azione per le tecnologie ambientali (Etap).
E per finire si parla di Approcci strategici ossia dell’impegno di promuovere l´attuazione effettiva e il rispetto della normativa comunitaria in materia di ambiente e migliorare la base di conoscenze necessaria per le politiche ambientali; migliorare le prestazioni ambientali delle piccole e medie imprese (Pmi).

Torna all'archivio