[18/05/2009] Parchi

Satellite israeliano e tecnologia russa per salvare i cuccioli di foca

LIVORNO. Negli ultimi anni, la popolazione di foche del Mar Bianco ha subito una forte diminuzione a causa della riduzione della superficie dei ghiacci marini e del loro spessore che si fa sempre più sottile. Il ghiaccio si forma anche sempre più tardi e questo modifica non solo i modi di vita delle foche ma anche i loro ritmi riproduttivi e rende più difficile l’allevamento dei cuccioli. Inoltre, nonostante le forme di protezione messe in atto, la caccia commerciale, legale ed illegale, non conosce tregua.

A tutto questo, che è ben noto, si deve aggiungere un altro fattore che è spesso dimenticato e che incide non poco nella diminuzione delle foche: il transito incontrollato di navi che attraversano il mare ghiacciato in primavera, senza porre alcuna attenzione se la loro rotta incrocia i luoghi di svezzamento di cuccioli di foca. Secondo i russi la distruzione dei banchi di ghiaccio da parte delle navi sarebbe addirittura una delle principali cause di morte delle foche nel Mar Bianco: ogni nuovo canale aperto da una nave lungo le rotte artiche russe causerebbe la perdita di 500 – 1.000 giovani foche.

Secondo il sito nkj.ru, la soluzione a questa strage sconosciuta potrebbe venire dallo spazio. Una tecnologia sviluppata da ScanEx, una società russa che si occupa di controlli satellitari e tratta i dati provenienti da diversi Paesi, ha sviluppato una tecnologia che permette di seguire i cuccioli di foca.

I ricercatori di ScanEx hanno elaborato una procedura che permette di identificare i luoghi dove si trovano le giovani foche e della spazio. Il lavoro di ricerca è stato realizzato grazie ad un progetto che punta a salvaguardare le foche della Groenlandia e del Mar Bianco e tecnologia e metodo sono stati testati, a quanto sembra con successo, tra marzo ed aprile.

Fino ad ora non si era riusciti a capire dove e come si spostassero questi mammiferi marini: «Scovare con l’aiuto di un satellite dotato al massimo di una risoluzione di 0,5 o un metro una foca di 1 - 1,5 metri di colore grigio sullo sfondo ghiacciato che forma la banchisa artica è molto difficile – spiegano i ricercatori russi – E trovare dei piccoli di foca è impossibile. Con la nuova tecnologia proposta da ScanEx, I gruppi di foche vengono localizzate grazie alle tracce che questi animali lasciano sul ghiaccio quando si muovono ed anche dalle cavità dove lasciano i giovani, alle quali portano molte tracce».

Questa tecnologia comporta l’utilizzo dei dati forniti dal sistema satellitare israeliano EROS-B che orbita a circa 500 chilometri dalla terra e che fornisce una risoluzione eccezionale, 0,7 m, e trasmette dati molto rapidamente. Gli scatti eseguiti dal satellite israeliano vengono ricevuti direttamente a Mosca da ScanEx per essere analizzati dagli specialisti, consentendo così non solo di controllare i luoghi di riposo delle foche ma anche di vedere le rotte fatte dalle navi. Il progetto ha il sostegno di Rosmorretchflot, l’Agenzia russa dei trasporti marittimi e fluviali, ed è organizzata in collaborazione con lo Stato maggiore delle operazioni dei rompi-ghiaccio del porto di Arkhangelsk che provvede ad indicare alle navi la rotta migliore per evitare i ghiacci dove le foche riposano ed allevano i cuccioli.

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