[14/05/2009] Aria

L´inquinamento da piombo ha mantenuto il clima più freddo?

BRUXELLES. Secondo uno studio finanziato dall´Unione europea nel quadro della rete d´eccellenza "Atmospheric composition change", le particelle di piombo potrebbero aver incrementato la formazione delle nubi. In un articolo riassuntivo della ricerca, pubblicato su Nature Geoscience, si dice che nel corso degli ultimi decenni l´inquinamento atmosferico da piombo potrebbe avere arginato gli effetti del cambiamento. La maggior parte del piombo presente nell´atmosfera è di origine antropica, in particolare deriva dalla combustione di carbone, la benzina contenente piombo, velivoli di piccole dimensioni che volano all’altitudine dove si formano le nubi e lavori edili che liberano piombo dal suolo.

«Mentre le emissioni di gas serra sono la causa del surriscaldamento globale – spiega il bollettino scientifico dell’Ue Cordis - l´emissione di piccole particelle di sostanze come il piombo possono sortire l´effetto opposto poiché interagiscono con il vapore acqueo presente nell´atmosfera e innescano la formazione delle nubi. A seconda dell´altitudine a cui si trovano e del loro spessore le nubi sono in grado di riflettere i raggi solari oppure di intrappolare il calore proveniente dalla superficie terrestre».

Lo studio di un team di ricercatori tedeschi, svizzeri e statunitensi voleva definire l´impatto di queste particelle di piombo sulla formazione delle nubi, per questo hanno "catturato" le nuvole sulle vette di entrambe le sponde dell´Atlantico e hanno studiato nubi create artificialmente all´interno di apposite camere a nebbia in laboratorio.

Le analisi hanno rivelato che il piombo varia le condizioni necessarie per la formazione delle nubi: se è presente nell´aria, le nubi si formano anche a temperature più alte o con umidità minore. Secondo lo studio, modelli computerizzati dimostrano che le particelle che contengono piombo «cambiano le proprietà delle nubi in misura sufficiente da influenzare la quantità di radiazioni e lungo raggio provenienti dalla Terra. Nel corso degli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso - prima alla diffusione della benzina senza piombo - la maggior parte delle particelle di polvere in circolo nell´atmosfera erano probabilmente contaminate dal piombo; questo consentiva a una maggiore quantità di calore di allontanarsi dalla superficie terrestre».

Joachim Curtius dell´università Goethe di Francoforte spiega che «E’ probabile che questo abbia in parte condotto a un´inibizione globale dell´incremento della temperatura, mentre oggi gran parte dell´effetto serra sta contribuendo ad aumentarla».

Certo, visto la tossicità del piombo pochi sarebbero disposti a sostenere l´immissione di quantità maggiori di gas nell´atmosfera per contrastare gli effetti del surriscaldamento globale. «Tuttavia – sottolinea Stephen Borrmann dell´università Johannes Gutenberg di Magonza - col senno di poi siamo in grado di spiegare che nel corso degli ultimi anni le temperature sono aumentate più rapidamente; questo è accaduto perché è stata ridotta la quantità di emissioni di piombo e solfato».

E Dan Cziczo del Pacific Northwest National Laboratory del Dipartimento dell´energia degli Usa, aggiunge: «Sappiamo che la grande maggioranza del piombo presente nell´atmosfera deriva da fonti artificiali. Ora siamo in grado di dimostrare che il piombo cambia le proprietà delle nubi e quindi l´equilibrio dell´energia solare che ha effetti diretti sull´atmosfera».

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