[13/05/2009] Parchi

I rinoceronti neri contesi da turisti e bracconieri

LIVORNO. Secondo la Kenya wild animals management authority, per rafforzare il turismo in crisi, diversi Paesi dell’Africa compresi Kenya e Burundi, dovrebbero adottare misure per incrementare la popolazione di rinoceronti neri (Diceros bicornis) che è al contrario in diminuzione a causa di un sempre più esteso bracconaggio.

I rinoceronti neri (e l’altra grande fauna selvatica africana) attirano i turisti, ma il loro temperamento irascibile li pone tra i cinque animali più pericolosi dell’Africa e le popolazioni umane locali non gradiscono la loro vicinanza.

Prima molto diffusi, il loro numero negli ultimi 40 anni si è ridotto dal 96,5%. In tutta l’Africa australe sarebbero rimasti solo 3.600 rinoceronti neri e la specie è considerata a rischio di estinzione.

Secondo i ricercatori in tutto il Kenya ci sono 603 rinoceronti neri ed ora si sta studiando un Piano per rimpinguare una popolazione che attira i turisti e si sta pensando di esportare alcuni esemplari di rinoceronte nero in Burundi, Etiopia, Ruanda e Uganda. In questi Paesi dell’Africa orientale si spera di aumentare il numero dei rinoceronti neri a 3.000 entro il 2039.

Per garantire la riuscita del progetto, gli scienziati chiedono che vengano adottate immediatamente misure decise per contrastare il bracconaggio e le altre attività illegali e di avviare ricerche scientifiche sulle popolazioni rimaste dei rinoceronti neri.

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