[13/05/2009] Energia

Russia e Mongolia verso una joint venture per la produzione di uranio

LIVORNO. Oggi Vladimir Putin è ad Ulan Bator per rinsaldare i già stretti legami tra Russia e Mongolia e il primo ministro mongolo, Sanjaagiin Bayar, lo ha accolto dicendo che «La Russia e la Mongolia devono accelerare la procedura per realizzare una joint venture per la produzione di uranio».

Musica per le orecchie di Putin che così sconfigge tutti i corteggiatori internazionali (alcuni dei quali già attivi in Mongolia) dell’uranio sepolto sotto il territorio mongolo.

Un boccone nucleare appetitoso, visto che in Mongolia si troverebbero tra il 4 e il 6% delle riserve mondiali di uranio estraibili a basso prezzo, il 2% di quelle che richiederebbero un impegno finanziario elevato e un settimo del totale globale dell’uranio che non sarebbe estraibile agli attuali prezzi di mercato ma che potrebbe diventarlo se il porezzo del petrolio ricominciasse a galoppare e sicuramente quando fra non molto l’uranio comincerà a scarseggiare e le centrali nucleari ne avranno sempre più bisogno.

Le reserve di uranio mongole si trovano in 6 siti più importanti e in almeno altri 100 minori e il governo di Ulan Bator le stima in crca 62.000 tonnellate, mentre secondo i geologi russi potrebbero essere molte di più: tra le 120.000 e le 150.000 tonnellate. Il che farebbe della Mongolia l’ottavo paese al mondo per riserve di uranio disponibili dopo Kazakistan, Australia, Sudafrica, Usa, Canada, Brasile e Namibia.

Russia e Mongolia, Paesi ritornati fratelli dopo la sbandata filoamericana e liberista di Ulan Bator, si apprestano a firmare un accordo di cooperazione nucleare civile tra il monopolista pubblico russo Rosatom e la direzione per l’industria nucleare della Mongolia. Il documento permetterà la creazione di una joint venture per lo sfruttamento dei giacimenti di uranio mongoli da utilizzare in Russia e in altri Paesi.

Le prospettive e l’esplorazione dell’uranio sono all’inizio. La Mongolia e la Russia sono d’accordo a cooperare nella produzione di uranio mongolo e per la costruzione di medi e piccoli impianti nucleari in Mongolia, che utilizzerebbero le riserve di uranio della regione orientale del Paese asiatico.

Torna all'archivio