[12/05/2009] Energia

Regione Toscana: per sostenere la geotermia bisogna semplificare la burocrazia

FIRENZE. La burocrazia blocca lo sviluppo delle energie rinnovabili in Toscana e la geotermia non è esente dal problema. Questa è l’opinione del vicepresidente della Regione Federico Gelli espressa al convegno “Energia geotermica: opportunità per le imprese” organizzato dalla Camera di commercio di Pisa, in collaborazione con Unioncamere Toscana. Gelli ha ribadito la posizione della Regione in merito al “tesoretto” che si trova nel sottosuolo di parte del territorio toscano: «Si deve essere capaci di operare per uno sviluppo dell´attività geotermica, a condizione che vengano assicurate le migliori forme di salvaguardia ambientale e impiegate le migliori tecnologie esistenti». Secondo il vicepresidente dedicare attenzione allo sviluppo della geotermia, significa favorire lo start up di nuove attività di ricerca anche per moltiplicare gli impieghi della risorsa sia nella produzione di energia elettrica, sia nella produzione di energia termica a favore delle abitazioni, in linea con i nuovi strumenti azionati, primo tra tutti la recente legge sugli ampliamenti e sulla riqualificazione edilizia. Ovviamente si può anche non essere d’accordo ma è logico, dal punto di vista della Regione, stante la situazione e volendo sviluppare una vera e propria industria delle energie rinnovabili, partire dal settore geotermico. A patto che vi siano maggiori vantaggi per l’ente pubblico, maggiori ricadute sul territorio, e minori impatti ambientali. Nello stesso tempo è necessario non trascurare le altre fonti rinnovabili che hanno notevoli margini di crescita. Investire in tutto il settore significa creare nuove opportunità economiche, produttive e occupazionali. Il vicepresidente della Regione poi si è soffermato a lungo sui “blocchi” imposti dalla burocrazia, mal sopportati in particolare dalle piccole imprese: «Mentre certi passaggi onerosi sul piano amministrativo possono essere accettati e sopportati per le grandi centrali, lo stesso non si può dire per i piccoli impianti, quelli che, proprio a causa del minore impatto paesaggistico ed ambientale, dovrebbero essere maggiormente sostenuti- ha affermato Gelli- In questo senso lo sforzo della Giunta regionale è quello di individuare le forme amministrative più snelle ed efficaci per non limitare le aspettative delle imprese e dei cittadini, riducendo tempi e costi della macchina burocratica» ha concluso il vicepresidente.

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