[05/05/2009] Aria

La pioggia gialla semina il panico nel Caucaso. Ma era “solo” sabbia araba

LIVORNO. Gli abitanti della Kabardino-Balkaria, una repubblica autonoma della Federazione della Russia nel nord del Caucaso, hanno visto prima il loro cielo oscurarsi per della stranissime nubi gialle e poi piovere pesanti gocce di pioggia sempre dello stesso colore. Tra la gente, evidentemente poco fiduciosa nelle pratiche ambientali delle industria locali e del governo centrale e locale, si è subito diffusa la voce che nubi e pioggia fossero causate da un qualche agente chimico. La stessa preoccupazione, in alcuni casi diventata vero e proprio panico, l’hanno avuta anche gli abitanti della repubblica autonoma dell’Ossetia del nord, mentre il fenomeno delle piogge gialle è stato osservato in diverse altre aree della turbolenta fascia di confine russo-georgiana.

L’allarme è stato così forte che sul luogo si sono recati di corsa gli specialisti del ministero russo delle situazioni d’urgenza (Msu) che hanno prelevato campioni di acqua e terreno e il portavoce del Msu per la repubblica Kabardino-Balkaria, Kantemir Davydov, ha assicurato alle Tv locali ed a Ria-Novosti che «Secondo il servizio idro-meteorologico russo, si tratta di nubi di polvere provenienti dalla penisola arabica. Portate dal vento ad una grande altezza, le nubi di polvere sono ricadute al suolo sotto forma di precipitazioni atmosferiche».

Se sono vere le assicurazioni delle autorità locali e centrali, si tratta evidentemente di un fenomeno naturale che però la gente del posto non aveva mai conosciuto, visto che il panico e l’allarme si sono rapidamente diffusi per colpa di nubi sabbiose che sono risalite dai deserti della lontanissima penisola araba per ricadere sulle verdi ed inquiete montagne del Caucaso russo.

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