[23/05/2006] Parchi

Giornata europea dei parchi. Sammuri: «Bene la biodiversità Toscana»

GROSSETO - Domani si festeggia la giornata europea dei parchi per ricordare il giorno in cui, nel 1909, venne istituito in Svezia il primo parco europeo. Un appuntamento che è diventato un momento importante per i parchi e le riserve italiane che intorno a questa data promuovono un ricco programma di incontri, escursioni, mostre e attività ambientali. Anche quest’anno le iniziative si articoleranno lungo tutta la settimana del 24 maggio e coinvolgeranno circa 500 tra parchi e riserve. Chiediamo a Giampiero Sammuri, presidente del parco della Maremma e del coordinamento regionale Federparchi il perché dell’importanza di questa giornata.

«Quest’anno la giornata europea dei parchi è ancora più importante – dice Sammuri – perché è dedicata alla biodiversità, un tema fondamentale, tanto che l’Iucn ha lanciato l’iniziativa Count down 2010 per arrestare la perdita della ricchezza biologica del pianeta. Si tratta proprio della missione primaria che hanno i parchi».

Tra l’altro proprio il parco della Maremma è stato premiato dal Wwf con il “Panda d’oro” per il progetto di salvaguardia del falco pescatore».
«Una grande soddisfazione – dice il presidente Sammuri - per questo riconoscimento e un’emozione grandissima. Anche perchè non è una cosa da tutti i giorni essere premiati subito dopo Piero Angela e prima di Mogol».

Qual è lo stato della difesa della biodiversità in Toscana?
«La Toscana su questo ha le carte in regola. Su 6 diplomi europei dati dall’Ue in Italia ben 4 sono in Toscana: parco della Maremma, riserva
integrale di Montecristo, riserva naturale di Sasso Fratino e parco di Migliarino San Rossore. Certo ci possono essere problemi di gestione in alcune aree protette ma la qualità degli ambienti salvaguardati è indubbia».

Come è la salute dei parchi toscani?
«Abbastanza buona, la regione dimostra impegno ed attenzione, anche se naturalmente c’è necessità di più risorse. In Toscana abbiamo 6 parchi: 3 regionali, che funzionano bene con tutti gli organi di gestione in carica, e 3 nazionali. In quest’ultimi c’è però una situazione di gestione drammatica: sono commissariati ormai da anni, senza presidente, senza direttore e direttivo, sopravvivono spesso solo grazie al sacrificio del personale».

Cosa chiede al nuovo ministro dell’ambiente Pecorario Scanio?
«Occorre quanto prima fare le nomine dei presidenti dei tre parchi nazionali dell’Arcipelago toscano, Foreste casentinesi e Appennino tosco-emiliano, ovviamente concordandole con la Regione. Bisogna ridare subito efficienza ai parchi attraverso gli organismi democratici di gestione. Un parco a cui manca tutto come fa a funzionare?».

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