[29/04/2009] Parchi

Chi ha avvelenato tre lupi nel parco nazionale dei Sibillini?

LIVORNO. Si è saputo solo oggi per permettere lo svolgimento delle inchieste, ma qualcuno ha ucciso con bocconi avvelenati tre lupi nel parco nazionale dei Monti Sibillini, tra Umbria e Marche. I corpi dei tre carnivori protetti sono stati trovati a Castelsantangelo sul Nera (Macerata), le indagini sembrano puntare su bracconieri che vedono i lupi come “competitori” per le prede.

La notizia ha raggiunto il responsabile nazionale aree protette Antonio Nicoletti mentre stava inaugurando il Santuario delle farfalle “Ornella Casnati” all’Isola d’Elba e l’esponente del Cigno verde ha detto con amarezza: «Continua la mattanza della fauna protetta nei parchi. Questo caso somiglia molto a ciò che si sta verificando da qualche tempo sull’Appennino centrale a danno degli orsi bruni marsicani: gesti rozzi e ignoranti ai quali occorre mettere un termine. Servono più fondi per i nostri parchi nazionali e investimenti in programmi di tutela della fauna e dei territori protetti, mentre in questi anni, al contrario, le risorse sono state decurtate sia in valori assoluti che relativamente all’estensione del territorio protetto. E’ necessario anche promuovere programmi pluriennali per incrementare i progetti speciali per la salvaguardia di specie a rischio di estinzione attraverso la mobilitazione di tutti gli attori interessati, istituzionali e non, impegnando risorse finanziarie adeguate e strategie condivise».

Secondo Nicoletti «Fortunatamente questo atto incivile ed insensato non sembra aver colpito il capobranco o individui dominanti, la sopravvivenza dei gruppo dl lupi non dovrebbe quindi essere in pericolo». Il vicepresidente di Legambiente, Sebastiano Venneri, sottolineando la continua erosione di fondi per i parchi e quindi alla difesa della biodiversità, ha ricordato all’Elba che «proprio oggi si discute al Senato il riparto dei fondi per i parchi nazionali che prevede, invece, una significativa riduzione dello stanziamento rispetto agli anni scorsi».

Per Nicoletti si tratta di «Risorse ancora insufficienti per tutelare il patrimonio di biodiversità del nostro Paese. Una previsione finanziaria che contraddice pesantemente le intenzioni presentate dal governo con la carta sulla biodiversità firmata a Siracusa la settimana scorsa».

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