[29/04/2009] Parchi

ArceHir, salvare le rondini dal Congo a Gorgona

PIOMBINO (Livorno). Nonostante la primavera piovosa, le rondini stanno tornando in Europa e ad accoglierle c’è anche ArceHir (Association des Recherches, de Conservation et d’Encadrement des Hirondelles de cheminée) una Ong nata nel 2004 a Mwene-Ditu (Kasai Orientale) nella Repubblica democratica del Congo, per la conservazione e monitoraggio delle rondini, oltre che per migliorare le condizioni di vita e delle risorse alimentari delle comunità umane. La salvaguardia delle specie migratrici di irundinidi (rondini, balestrucci, topini) prevede: Ricerca, studio, tutela e monitoraggio dei dormitori invernali delle specie di irundinidi presenti nelle Province di Kasai Orientale e di Katanga ed oggetto di massiccio prelievo a scopo alimentare stimato in circa 300.000 individui ogni inverno; Sensibilizzazione e coinvolgimento delle popolazioni locali (nuclei familiari, piccole comunità, villaggi) nei programmi di tutela delle specie attraverso l’attivazione di allevamenti pilota di animali di allevamento di bassa corte per ridurre drasticamente la cattura e l’uccisione delle rondini; Incremento delle disponibilità proteiche per migliorare ed integrare il fabbisogno alimentare delle popolazioni locali; Educazione e sensibilizzazione nelle scuole locali con programmi di scambio didattico con le scuole europee; Sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle Amministrazioni pubbliche europee per la tutela dei siti di riproduzione degli irundinidi in Europa, attualmente in netto declino.

Dell´attività transcontinentale di questa associazione che dall´Africa è approdata in Italia ne parliamo con Paolo Maria Politi, un toscano che rappresenta AceHir nell’Ue.

Quali sono attualmente le vostre iniziative nella Repubblica democratica del Congo?
«Stiamo predisponendo gli ultimi interventi per dare avvio al primo allevamento comunitario di animali di bassa corte gestito da ArceHir. E’ un passo importante, molto apprezzato sia dalle popolazioni che dalle autorità locali, che garantirà sostegno alimentare e condotto in forma autogestita. I benefici sulle popolazioni umane e sullo stato di conservazione dei dormitori invernali di rondine si potranno percepire concretamente tra 12-18 mesi. Per questa fase di avvio che interesserà due anni abbiamo bisogno di €. 4.000 all’anno. Con il sostegno dei coniugi Sara e Gianluca Villani, è stato possibile attivare una collaborazione con l’Ong Enakap per il miglioramento degli allevamenti di pesce nel territorio di Kapanga. Abbiamo provveduto a dotare Ntambu Muamba Netob di una moto da cross per potersi spostare sul territorio di Katanga e Kasai orientale e provvedere direttamente al trasporto di uova di pesce per il rifornimento degli allevamenti».

E quali sono le azioni di salvaguardia delle rondini, che in Rdc vengono anche mangiate?
«I 3 rangers ArceHir hanno proseguito nella loro attività di monitoraggio e tutela dei dormitori invernali di Rondine, avvalendosi dell’editto dell’Imperatore Mwat Yave, promulgato per i territori Lunda di sua giurisdizione (siamo effettivamente in una Repubblica Democratica ma che, localmente, conserva una forte tradizione tribale in cui rivestono grande importanza le figure tradizionali dei capi villaggio che si riferiscono alla figura dell”Imperatore”). La pressione dei cacciatori sui dormitori è diminuita (lo dimostra la minore disponibilità di rondini nei mercati rurali prossimi ai dormitori monitorati) ma, al momento, difficilmente quantificabile».

Ma ArceHir opera anche nell’Arcipelago toscano per accogliere le rondini del Congo. Cosa state facendo?
«Con il “Progetto Piccole Isole” all’isola di Gorgona, dal 16 aprile al 15 maggio, ArceEHir dedica un mese all’inanellamento degli uccelli. Sotto il coordinamento scientifico dell’amico e collega Renato Carini, ha preso avvio sull’isola di Gorgona nel parco nazionale Arcipelago toscano il “Progetto Piccole Isole”, progetto internazionale coordinato dall’Ispra, dedicato al monitoraggio della migrazione primaverile dei passeriformi attraverso il Mediterraneo. Il progetto, frutto di una convenzione tra ArceHir, parco nazionale ed Amministrazione carceraria di Gorgona, vede la partecipazione di numerosi ricercatori vicini ad ArceHir e potrà fornire importanti informazioni sul fenomeno della migrazione degli uccelli, ed in particolare della rondine, sull’isola più settentrionale dell’Arcipelago toscano. Renato Carini segnala che il 25 aprile è stata ricatturata una Rondine già inanellata in Italia! E’ la prima rondine inanellata ripresa nell’Arcipelago toscano.
La convenzione con il Parco Nazionale prevede anche una sessione sperimentale dimostrativa di inanellamento di 5 giorni da condurre a settembre sull’isola di Giannutri, la più meridionale dell’Arcipelago Toscano».

Avete lanciato un’iniziativa anche all’Elba, come sta andando?
«ArceHir, in collaborazione con il parco nazionale Arcipelago toscano, Wwf, Legambiente, Ebn Lo Strillozzo, Enpa e la consulenza scientifica di Francesco Mezzatesta, ha avviato all’isola d’Elba il progetto “La Casa delle Rondini”. Finalizzato al censimento, al monitoraggio ed alla tutela dei nidi e colonie di Rondine e Balestruccio presenti sul territorio dell’isola d’Elbamira a coinvolgere ed impegnare i cittadini elbani, oltre che le scuole, sul tema della conservazione di questi preziosi uccelli insettivori. Informazioni in proposito si possono avere sul sito www.islepark.it dove è possibile scaricare la scheda di rilevamento».

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