[22/05/2006] Parchi

Un Panda d´oro per il falco pescatore della Maremma

GROSSETO. C’è anche la Toscana e in particolare la Maremma, tra i 6 vincitori del Panda d’oro, che in occasione della giornata mondiale per la biodiversità, il Wwf assegna a chi mette in pratica ‘buone pratiche’ per salvare il patrimonio di ricchezza biologica, come contributo concreto per il Countdown 2010, il conto alla rovescia lanciato dall’Iucn che si ripromette entro 5 anni di fermare la perdita della biodiversità in Europa.

Il Panda d’oro è stato quindi assegnato al Parco della Maremma per il progetto "Ricostituzione di una popolazione nidificante di falco pescatore nel parco regionale della Maremma". Questo progetto rappresenta l’esempio concreto di collaborazione tra aree protette dell’Ecoregione Mediterraneo centrale, l’area prioritaria di intervento individuata dagli studi del WWF per il valore di biodiversità che contiene, per un’azione congiunta di conservazione di una specie bandiera della biodiversità, la cui popolazione nel contesto mediterraneo risulta frammentata.

Coinvolgendo il Parco Regionale della Maremma, il Parco Naturale Regionale della Corsica, il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, la Riserva naturale provinciale ‘’Diaccia Botrona’’, le oasi Wwf Laguna di Orbetello e Oasi WWF Lago di Burano, si inserisce nel contesto di una strategia globale, all’interno della quale si collocano altri progetti di reintroduzione della specie già attivati o in fase di attivazione nel bacino del Mediterraneo.
Con meno di un centinaio di coppie riproduttive distribuite tra Corsica, isole Baleari, Algeria e Marocco, la popolazione di Falco pescatore è molto fragile sotto il profilo della conservazione.

La prima fase del progetto, già realizzata nella primavera del 2004, prevedeva la predisposizione di grandi nidi artificiali costituiti da legname secco e posidonia (che in natura arrivano a pesare anche 300 chili), posizionate sulla scogliera di Talamone e sulle golene del fiume Ombrone, individuati dagli esperti come luoghi particolarmente adatti. La presenza di un nido già costruito è un forte stimolo alla riproduzione.

Il progetto è oggi alla seconda fase che consisterà nella redisposizione di una struttura denominata “Centro di involo” adatta all’accoglienza dei pulcini di Falco pescatore nel territorio del Parco della Maremma. I pulcini verranno prelevati nei siti di nidificazione in Corsica usando i nati dal terzo uovo deposto di una normale covata i quali, in condizioni naturali, avrebbero scarsissime probabilità di sopravvivenza. Al fine di favorire la riuscita del progetto saranno presi contatti con gli Enti gestori di altre aree protette per la costruzione di ulteriori nidi artificiali in aree prossime al Parco Regionale della Maremma.

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