[27/04/2009] Rifiuti

Legambiente ed Epson fanno il Parco per il Clima

LIVORNO. La tecnologia avrebbe dovuto produrre la de-materializzazione dell’economia, invece gli ambientalisti si sono trovarti alle prese con un’elettronica di consumo che ha diffuso nelle case stampanti e gadget, facendo aumentare il consumo di carta e batterie e producendo nuove generazioni di rifiuti ed un aumento delle emissioni di CO2.

«Diminuire questo “inquinamento di routine” è possibile con un comportamento più attento che limiti la stampa ai documenti necessari e sfrutti di più la modalità fronte/retro per ridurre il consumo di carta – dice Legambiente - Ma per salvare il pianeta dai mutamenti del clima anche la tecnologia può fare molto, così come l’impegno delle aziende a svilupparla».

Per questo il Cigno verde realizzerà con l’aiuto di Epson Italia, la società leader del settore IT, il progetto per piantare nuovi alberi nelle aree colpite dagli incendi “Parco per il Clima”. Inoltre l’impresa e l’associazione ambientalista hanno firmato un protocollo d’intesa per aumentare l’efficacia delle azioni ecosostenibili dell’azienda e la sensibilizzazione dei consumatori.

Secondo la direttrice di Legambiente, Rossella Muroni, «La partnership tra Legambiente e Epson vuole contribuire alla diffusione sia di tecnologie moderne rispettose dell’ambiente, come i prodotti con tecnologia inkjet proposti da Epson, che di comportamenti sostenibili. La tecnologia infatti, può fare molto per ridurre i consumi, ma molto di più possiamo fare tutti noi con un comportamento più attento e responsabile. Grazie ai contributi raccolti con la vendita di stampanti Epson inkjet inoltre, riusciremo a recuperare habitat necessari per la conservazione della biodiversità in zone colpite e devastate dagli incendi degli anni passati».

La Seiko Epson Corporation negli ultimi anni ha già avviato una serie di iniziative per limitare il suo impatto ambientale: tra il 2000 e il 2008 ha quasi dimezzato le sue emissioni di gas serra; ha presentato un piano che prevede entro 2050 la riduzione delle emissioni di CO2 del 90% dei suoi prodotti durante il loro intero ciclo di vita; la riduzione dell’emissione diretta di gas serra del 90%; prevede il ripristino e la salvaguardia della biodiversità come parte dell’ecosistema in collaborazione con le comunità locali.

La tecnologia inkjet, oggetto dell’accordo, ha caratteristiche ecosostenibili perché non riscalda il toner fino a farlo fondere come nella tecnologia laser; Epson usa anche il sistema a effetto piezoelettrico per proiettare le gocce di inchiostro sulla carta invece del calore, usando così fino al 90% in meno di energia rispetto a una stampante. Inoltre con "Operazione Parchi per il Clima - Stop The Fever", Epson, e Legambiente «vogliono contribuire al raggiungimento degli obiettivi ambientali europei per il 2020, contrastando il fenomeno del riscaldamento globale grazie alla piantumazione di tantissimi nuovi alberi in aree distrutte dal fuoco, perché un paese più verde offre anche una migliore qualità della vita per i suoi abitanti».

Massimo Pizzocri, amministratore delegato Epson Italia, spiega che la multinazionale dell’elettronica «ha cominciato ad occuparsi di ambiente nel 1970 sviluppando prodotti eco-sostenibili ma anche adottando pratiche responsabili sotto il profilo ambientale. In Italia il nostro programma EcoLife prevede un eco-decalogo che si articola in iniziative concrete : dalle attività di sensibilizzazione nei confronti dei dipendenti, alla virtualizzazione della sala server, dai sensori di prossimità per l´impianto di illuminazione, sino al parco macchine con modelli bifuel e ibridi e l´acqua a “km zero”. Per questi motivi è stato naturale per noi incontrarci e collaborare con Legambiente nella creazione di un "Parco per il Clima" . Dopo la piantumazione di 1000 alberi per un nuovo bosco vicino alla nostra sede, si tratta di un altro impegno concreto destinato, per noi, a durare nel tempo».

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