[24/04/2009] Comunicati
BRUXELLES. Il Parlamento europeo ha approvato oggi un testo di compromesso con il Consiglio Ue che sostiene la proposizione della Commissione europea per ampliare il campo di applicazione dell’eco-design che integra la dimensione ambientale della progettazione dei prodotti e si occupa dell’impatto sull’ambiente del ciclo di vita delle merci, dalla produzione fino allo smaltimento ed al riciclo.
La direttiva quadro risale al 2005 e definisce principi, condizioni e criteri che fissano le esigenze ambientali per i prodotti che consumano energia, e si applica a tutte le merci che utilizzano energia per il loro funzionamento e riguarda tutte le fonti di energia.
Una massa di prodotti che aumenta sempre di più con il booom dell’elettronica di consumo e con l’obsolescenza programmata.
Il compromesso raggiunto dal Consiglio e dall’Europarlamento si basa sul rapporto presentato dalla liberaldemocratica romena Magor Imre Csibi ed è stato approvato con 394 voti a favore, 13 contrari e 3 astensioni.
La revisione della direttiva autorizza la Commissione Ue estende l’eco-design a prodotti come scaldabagni, computer, televisori, ventilatori industriali e lampade ad incandescenza, ma gli europarlamentari sono riusciti anche a negoziare una sua estensione a prodotti che non consumano energia per il loro funzionamento ma che possono, se ben realizzati e concepiti, produrre risparmio energetico, come le apparecchiature che utilizzano acqua o le finestre.