[20/04/2009] Rifiuti

Chi deve pagare il fine vita dell´auto in un mercato del rottame nullo?

ROMA. Leggendo l´articolo apparso sul Corriere della Sera del 2 aprile dove spiegava che una 500 young demolita valeva 15 euro, mi viene da aggiungere i costi per lo smaltimento rifiuti che oggi sono lievitati come non mai, i paraurti, i serbatoi, il vetro che dovevano esser una risorsa e che invece oggi paghiamo per smaltirli.

L´olio freni non vi è un´azienda in Italia che lo ritiri a costi contenuti così pure il paraflù. Il costo di manodopera per ritirare l´auto non ci viene mai riconosciuto altrimenti subentra la guerra dei poveri dove il concessionario ti dice bene: se devo pagare faccio venire un´altro (su Roma i centri di autodemolizioni ufficialmente sono 103 ma in realtà sono 146) chi non ha regole può fare di tutto.

Tutti questi costi pesano sulle nostre aziende, mentre il calo del prezzo del rottame ci sta mettendo in ginocchio: il perdurare di questa situazione potrebbe diventare drammatica per molte imprese soprattutto se non vengono effettuati dei seri e mirati controlli verso quei centri che arbitrariamente non autorizzati, continuano indisturbati a delinquere danneggiando seriamente i nostri centri che con tanti sacrifici finanziari si sono adeguati alla normativa vigente.

Chi deve pagare il fine vita dell´auto in un mercato del rottame nullo? I produttori sono in crisi e dicono che non possono pagare, i concessionari peggio eppure presso di loro l´ultimo detentore paga da 0 a 350 euro per la rottamazione, ma questi soldi rimangono in concessionaria, inoltre assistiamo ogni giorno ad aste di auto nei concessionari a demolitori i quali senza regole, incuranti degli obiettivi da raggiungere con il D.L. 209 portano via tali auto.

E´ necessaria quindi una verifica a tappeto e magari una Pubblicità progresso che spieghi a tutti gli italiani che la rottamazione costa soltanto Euro 51,30 con foglio complementare mentre 36,68 con cdp, invece di tutte le voci e giochi di parole che si vedono sulle fatture dei veicoli nuovi. E´ necessario controllare le macchine che sono in incentivo e che il Concessionario manda regolarmente all´estero.

La vendita della ricambistica poi è sempre meno: la nuova campagna rottamazione porta via tutte le auto euro 0/1/2 togliendo dal mercato ciò che per noi è la soppravivenza. Gli autodemolitori oggi sono costretti a chiedere aiuto e mi auguro che il grave problema del terremoto non faccia dimenticare al governo le centinaia di posti di lavoro che sono a rischio nel nostro settore.

Abbiamo inviato una nota al sottosegretario ministero dei trasporti dicendo che nei nostri centri oggi rientrano talvolta auto immatricolate nel 1999 quasi nuove; noi demolitori potremmo regalarle ai terremotati dopo l´avvenuta radiazione per l´incentivo: si fa la revisione e vengono reimmatricolate per terremotati senza pagare nulla, tali auto non potranno più esser rivendute ma a fine vita dovranno esser consegnate senza onere ai centri autorizzati aquilani che in questi momenti non stanno lavorando, immaginate che con un piccolo contributo di noi autodemolitori potremmo alleggerire il peso di tale onere al governo.
Penso di aver fatto un quadro generale della situazione che a mio avviso è drammatico.

* vice presidente C.A.R.(Confederazione Autodemolitori Riuniti)

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