[20/04/2009] Parchi

Il Nepal non difende i suoi rinoceronti

LIVORNO. Secondo il Kathmandu Post nel parco nazionale del Chitwan, in Nepal negli ultimi anni sarebbero morti almeno 13 rinoceronti indiani (Rhinoceros unicornis) «il tutto grazie al fallimento del governo nel fornire le risorse necessarie ai funzionari forestali per combattere il problema».

Questi grandi erbivori soffrono per il restringimento del loro habitat, le pianure erbose e le foreste vicino ai fiumi del sud del Nepal e del nord dell’India, ed entrano quindi sempre più in conflitto con i contadini, inoltre i bracconaggio rifornisce di parti di rinoceronte il ricco mercato cinese della medicina tradizionale.

Secondo le informazioni date dal parco nazionale, 7 rinoceronti sono stati uccisi dai bracconieri altri 6 sarebbero morti per cause naturali.

Il governo nepalese non è riuscito ad aumentare il personale che pattuglia il parco, ad aumentare i posti di controllo e si è dimostrato riluttante ad aggiornare le misure di sicurezza, la cui carenza aveva già portato nel recente passato ad un aumento della mortalità dei rinoceronti, una specie considerata in pericolo dalla Lista Rossa dell’estinzione dell’Iucn.

I funzionari del parco affermano che per contrastare il bracconaggio è stato previsto uno speciale pacchetto di programmi, però ammettono che negli ultimi tempi è sempre più difficile far fronte all’incremento della caccia illegale, come ha dimostrato anche l’ultimo censimento di marzo-aprile.

Il 14 aprile il Chitwan national park ha organizzato la “Save rhinos campaign” in occasione del quattordicesimo Wildlife Week che si tiene in Nepal, ma i problemi di sorveglianza sono enormi: anche se il Parco è stato suddiviso in quattro settori per garantire la sicurezza, esiste una enorme carenza di personale per effettuare i pattugliamenti antibracconaggio.

Ana Nath Baral, Assistant conservation officer del Chitwan dice al Kathmandu Post che «La burocrazia governativa dovrebbe essere più decisa nel rendere efficace il sistema di sicurezza. Il parco non dovrebbe essere usato per soddisfare determinati interessi personali della gente. Tutti dovrebbero comprendere l’importanza della salvaguardia della fauna selvatica e fare ogni sforzo per salvarla, dimostrando così la loro responsabilità».

Il governo di Kathmandu ha deciso di dispiegare nel parco 1.100 persone, compreso il Gorakhnath battalion of Nepal Army, per salvare il 408 rinoceronti contati nel parco con l’ultimo censimento, ma i funzionari dell’area protetta sono molto scettici sulla loro capacità di fare qualcosa per far crescere il numero di rinoceronti nei prossimi anni.

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