[17/04/2009] Parchi

Mario Tozzi: «Aree marine protette nel mirino dei soliti noti. Ne parlerò con Napolitano»

PORTOFERRAIO. Sul caso della “Commissione sulle Aree marine protette”, che dovrebbe rivedere le regole per le immersioni a partire da Montecristo, Giannitri e Gorgona, interviene oggi proprio il parco nazionale dell’Arcipelago toscano, al quale quei tratti di mare sono stata affidati con il decreto istitutivo del Presidente della Repubblica.

«Voci incontrollate si stanno diffondendo a proposito di aree marine protette (Amp) e dell’Arcipelago toscano in particolare – si legge in una nota del parco - All’interno del ministero dell’ambiente sarebbe stata attivata una “commissione di studio sulla subacquea nelle aree marine protette”, composta, oltre che da dirigenti ministeriali, dal capo della segreteria tecnica del ministro Prestigiacomo, avvocato Pelaggi, appassionato subacqueo, dal presidente del Conisma (il consorzio interuniversitario per le scienze del mare), da dirigenti dell’Ispra (ex Icram) e da un unico sedicente esperto tecnico (peraltro non si sa in quale disciplina ambientale), l’ex campione di pesca subacquea Gasparri. Non si conosce quale elaborato dovrebbe essere prodotto dall’autorevole consesso e soprattutto che novità dovrebbe portare rispetto al “Protocollo tecnico per la subacquea sostenibile nelle aree marine protette” adottato poco meno di un anno fa dopo un lungo lavoro di concertazione».

Anche per il presidente del parco dell’Arcipelago, Mario Tozzi, quel Tavolo tecnico sembrava «maggiormente rappresentativo, visto che comparivano il Reparto ambientale marino delle Capitanerie di Porto, la Federparchi (in rappresentanza degli enti gestori delle aree marine protette e dei parchi nazionali costieri), tutte le principali didattiche e federazioni nazionali ed Internazionali operanti in Italia (ADISUB, ASSOSUB, CIAS, CMAS, FIPSAS, HSA Italia), e, non ultime, tutte le maggiori associazioni ambientaliste in campo marino (Greenpeace Italia, Legambiente, Lega Navale Italiana, Mareamico, Marevivo, Verdi Ambiente e Società e WWF Italia); tutti questi organismi non sono stati convocati nell’attuale commissione».

La nota del parco spiega che «I contenuti tecnici del Protocollo sono già adottati dallo stesso ministero dell’ambiente in tutti i nuovi decreti istitutivi e di aggiornamento delle Amp nonché nei nuovi regolamenti. Da poche settimane proprio il Ministro Prestigiacomo ha firmato i decreti di approvazione dei regolamenti delle Amp di Portofino, Isole Pelagie, Isola di Bergeggi, Plemmirio e Torre Guaceto, che recepiscono tale Protocollo tecnico».

Per Tozzi «C’è il sospetto che l’obiettivo della commissione, vista la composizione, possano essere, più che le aree marine protette, le acque ricomprese nel parco nazionale dell’Arcipelago toscano, in particolare le zone di riserva integrale (zone 1m) di Giannutri e Montecristo, come previste dal Dpr istitutivo del

parco del 1996. O i più stretti collaboratori del Ministro non sono al corrente delle attività portate avanti, nelle stesse ore, dallo stesso Ministero, o la Commissione non conosce la differenza tra Amp, parchi nazionali e zone di tutela biologica. Sarebbe opportuno ricordare che per cambiare le regole a Giannutri e a Montecristo non basta una commissione, ma occorre un nuovo decreto firmato dal Presidente Giorgio Napolitano d’intesa con la regione Toscana. Pensando che, ovviamente, sia frutto di una svista non aver coinvolto

in nessuna misura l’Ente Parco nazionale, preposto dal ministero, e dalla legge, alla gestione delle aree di mare comprese nel perimetro del parco».

Insomma, come già aveva detto Legambiente, «esiste già un protocollo tecnico avanzato e condiviso e nessuno può ridiscutere le regole di Giannutri e di Montecristo senza aver prima istituito una area marina protetta vera e propria, con zone A, B e C, più simile al quadro nazionale del mare protetto. A meno che dietro tutto questo improbabile lavoro di revisione delle regole avviato in modo semiclandestino non si celino le solite velleità di qualche dignitario di partito appassionato di subacquea di immergersi nelle acque proibite dei parchi».

La nota dell’area protetta sottolinea che «Il parco nazionale dell’Arcipelago toscano crede che la notizia sia solo un “ballon d’essai”, ma, ad ogni buon conto, coglierà l’occasione della prossima giornata delle oasi del WWF Italia per rendere pubblica, nelle occasioni televisive e di stampa, la remota possibilità che si possano compiere immersioni in zona di riserva integrale (visto che nelle altre zone sono già possibili e che l’Ente Parco le favorisce già da tempo) senza nemmeno consultare gli enti gestori. Il Presidente Mario Tozzi, invitato dal Presidente Giorgio Napolitano a premiare i migliori lavori ambientali nella tenuta di Castelporziano, esprimerà tutta la sua preoccupazione, riguardo le aree di protezione marina, ufficialmente e direttamente alla più alta autorità dello Stato».

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