[16/04/2009] Aria

Inquinanti organici persistenti, l´Ue allarga i vincoli degli inceneritori anche ad altri impianti

LIVORNO. Dalla Ue arrivano le nuove disposizioni per la gestione dei rifiuti contenenti inquinanti organici persistenti derivati dai processi di produzione termici e metallurgici: con un nuovo regolamento – che entrerà in vigore fra venti giorni – la Commissione europea modifica quindi il regolamento del 2004 sugli inquinanti organici persistenti e lo aggiorna ai progressi scientifici e tecnici. Applica agli impianti di trattamento termici e metallurgici i valori limite di emissione per le dibenzo-p-diossine policlorurate (Pcdd) e i dibenzofurani policlorurati (Pcdf) previsti dalla direttiva europea sull’incenerimento.

E inoltre raccomanda di separare i rifiuti di apparecchiature che contengono inquinanti organici persistenti o che ne sono contaminati. La Commissione infatti si adegua alle linee guida adottate all’ottava riunione della conferenza delle parti della convenzione di Basilea che ha, fra l’altro, introdotto una sottosezione per la produzione di metalli mediante trattamenti termici e metallurgici e in particolare per la distribuzione e la trasformazione irreversibile degli inquinanti.

Il regolamento europeo dunque, definisce i livelli di distruzione e di trasformazione irreversibile necessari per assicurare che non sia presente alcuna caratteristica degli inquinanti.

Quindi fissa il valore di emissione in atmosfera per le Pcdd e i Pcdf a 0,1 ng Teq/Nm: valore identico a quello limite per le emissioni atmosferiche stabilito nella direttiva sull’incenerimento dei rifiuti (2000/76/Ce).

E visto che per l’UE è essenziale “imporre che gli impianti per il trattamento dei rifiuti contenenti inquinanti organici persistenti rispettino i valori limite di emissione per le Pcdd e i Pcdf fissati nella direttiva 2000/76/CE” applica questi valori “indipendentemente dal fatto che i processi siano soggetti alla direttiva o no”.

Questi nuovi provvedimenti dunque cercano di tutelare la salute umana e l’ambiente contro l’inquinamento. La continua emissione nell’ambiente di inquinanti organici persistenti suscita “grave preoccupazione nella Comunità”. Queste sostanze, infatti, sono trasportate attraverso le frontiere internazionali e depositate anche lontano dal luogo di emissione e persistono nell’ambiente, sono soggette a bioaccumulo attraverso la catena alimentare e presentano un rischio per la salute umana e per l’ambiente.

Il punto dolens è che i controlli si fanno quasi solo agli impianti di trattamento dei rifiuti e non ad altri e che le fonti di emissione di quegli inquinanti citati sono assai maggiori degli inceneritori e degli impianti metallurgici. Lo sforzo della Ue è quindi apprezzabile: allargare i vincoli degli inceneritori anche ad altri impianti che oggi invece hanno, incomprensibilmente, limiti superiori e diversi.

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