[15/04/2009] Comunicati

L’86% degli europei pensa che l’Ue non faccia abbastanza per il clima

LIVORNO. L’Unione europea è tra le grandi entità politico-economiche del mondo quella che fino ad ora, con il pacchetto 20-20–20, si è data gli obiettivi più ambiziosi ed obbligatori di riduzione delle emissioni di gas serra, di risparmio energetico e di sviluppo delle energie rinnovabili, obiettivi che potrebbero crescere fino ad un taglio delle emissioni di CO2 del 30% se a dicembre a Copenhagen verrà trovato un accordo internazionale sul post-Kyoto.

Eppure per la stragrande maggioranza dei cittadini questo impegno e questi obiettivi non sono sufficienti. Un sondaggio on-line svolto dalla presidenza di turno Ceca dell’Ue si basava su una semplice domanda: «L´Unione Europea sta facendo abbastanza perché gli effetti dei cambiamenti climatici siano i più limitati possibile?»»

L’86% ha risposto no, solo il 14% si.

Una sfiducia impressionante nell’efficacia di politiche europee che tutti gli altri governi del mondo considerano coraggiose (anche se i Paesi in via di sviluppo chiedono molto di più) e che il nostro governo giudica addirittura troppo rischiose per la nostra competitività.

Inveceb una maggioranza schiacciante degli europei che per una settimana hanno partecipato al sondaggio dell’Ue, chiede all’Unione europea di fare molto di più e magari di informarli meglio su quello che l’Europa fa e dice e sulle politiche climatiche dei Paesi membri.

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