[15/04/2009] Aria

Calano gli investimenti low carbon

WASHINGTON (Usa). Gli investimenti globali in progetti di compensazione delle emissioni di carbonio sono in declino quest’anno e sono suscettibili di diminuire ulteriormente nei paesi fino al raggiungimento di un accordo su un nuovo trattato per affrontare l cambiamenti climatici (Post Kyoto, ndt).

I negoziatori hanno fissato il prossimo accordo internazionale sul clima in dicembre a Copenhagen, Danimarca, come data per prendere una decisione in merito. Fino ad allora, l´incertezza su come le Nazioni Unite disciplineranno la compensazione delle emissioni di carbonio nei paesi in via di sviluppo, un approccio noto come Cdm (Clean devolpment mechanism)*, ha scoraggiato – hanno detto i carbon traders a Washington DC, durante un convegno della scorsa settimana. - gli investimenti.

«L’investimento in questo meccanismo è diminuito in maniera significativa - ha detto Milo Sjardin, che conduce l’ufficio del Nord America del New Carbon Finance - Nessuno vuole correre il rischio».

Sebbene gli investimenti in progetti di compensazione dei gas a effetto serra come la cattura di metano, lo stoccaggio del carbonio sottoterra e il rimboschimento sono difficili da misurare, l’analista di mercato di Point carbon ha previsto che nel mese di febbraio il volume dell’alto valore (high-value) dei Certificati di riduzione delle emissioni (Cers) - crediti di carbonio approvati dalle Nazioni Unite - sarebbe caduto del 45 per cento nel 2009.

Con il sostegno finanziario probabilmente centinaia di progetti continueranno, ma gli investitori sembrano riluttanti a impegnarsi in nuovi progetti, ha detto Point Carbon.

Il vice presidente di JP Morgan, Granville Martin, ha detto che sono in corso adeguamenti al Cdm, come ad esempio le recenti modifiche della metodologia per la valutazione di efficienza energetica dei cementifici, che potrebbero impedire gli investimenti in Kenya e in altri paesi in via di sviluppo che prevedevano di ricevere i crediti di carbonio.

«Una fabbrica ha investito in Kenya [in tecnologie di riduzione del carbonio] pensando che sarebbe stato possibile ottenere il credito dal Cdm, ma un ordine esecutivo ha cambiato tutto», ha detto Martin. «Essere un investitore è diventato un compito molto più impegnativo».

Incertezza del diritto, insieme alla recessione economica, hanno ridotto gli investimenti degli Stati Uniti nel mercato delle emissioni di carbonio.

Gli investimenti cresceranno se negli Stati Uniti sarà sviluppato un mercato interno del carbonio sul modello "cap-and-trade", che permetterà agli inquinatori e ai non inquinatori lo scambio di “crediti” di carbonio. Il Congresso, hanno detto gli investitori, ha iniziato l´elaborazione normativa a tal fine, ma gli investitori non sono inclini ad aumentare la loro spesa senza conoscere i dettagli fondamentali, come ad esempio le aste di inquinamento assegneranno i permessi o quale valore queste aste avranno.

«Per le persone che stanno aspettando, i dati devono essere elaborati», ha detto Josh Green, Ceo di Gruppo Verdeo, un´impresa di investimento specializzata sui mercati del carbonio. «Per far in modo che una goccia si trasformi in un torrente hai bisogno di chiarezza».

Nonostante il rallentamento, molti investitori del carbonio si stanno preparando per un più robusto mercato. Ad esempio, il Registro del sistema di credito di carbonio TZ1 è stato ampliato a 182 clienti, comprese le banche di investimento, gli operatori di carbonio, e i responsabili di progetto, fin dal suo lancio nel mese di aprile 2008.

Negli Stati Uniti, i clienti TZ1 stanno comprando crediti di carbonio soprattutto per dimostrare l´impegno per affrontare i cambiamenti climatici o per calmare gli acquirenti che domandano l’impatto zero per tutta la filiera. Con l’elezione del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, tuttavia, una nuova categoria di partecipanti è entrata a far parte del Registro del sistema in fase di preparazione negli Stati Uniti di un mercato del carbonio. Chief Executive Helen Robinson si riferisce a questi ultimi attori del mercato, che non sono ancora vincolati dai regolamenti, in quanto clienti "non conformi".

«Abbiamo visto un’incredibile crescita nei nostri mercati», ha detto Robinson. «Il mercato ha bisogno di certezze, ma ci sono un sacco di investimenti in corso».

Il gruppo di investimento EcoSecurities è tra le aziende che sono in via di sviluppo delle compensazioni del carbonio nelle Americhe e in Asia. Jonathan Mancini, che è responsabile di progetti di ricerca negli Stati Uniti, ha detto che la sua società sta investendo in progetti di governo locale per la cattura delle emissioni di metano dalle discariche. Mancicini non vuole divulgare quanto denaro la sua compagnia sta attualmente investendo.

Randy Lack, direttore di US-focused carbon invester Element Markets, stima che EcoSecurities è solo una delle sei società, al massimo, che stanno attualmente investendo negli Stati Uniti nel mercato del carbonio, nonostante l´avvio di un regime di scambio delle quote di emissione nel mercato a nord-est del paese, all´inizio di quest´anno.

«Ci sono persone che cercano di risparmiare, oltre [ce ne sono] disposte a mettere giù un sacco di soldi», ha detto Lack. «Gli sviluppatori dicono di avere un sacco di progetti in corso negli Stati Uniti, ma una volta che si chiede loro quale sia il loro effettivo investimento, non te lo possono dire o schivano .... La maggior parte di essi ha più uffici che progetti».

Al fine di raggiungere i livelli di emissione entro il 2015, l’Ipcc, un gruppo di esperti che lavorano sul cambiamento climatico, sostiene che gli investimenti sulla compensazione di carbonio dovrebbe aumentare in modo significativo a livello mondiale. L’energia pulita da sola avrebbe bisogno di investimenti per raggiungere $ 500 miliardi di euro all´anno entro il 2020, in base al New Energy Finance.

Per raggiungere questi livelli di spesa, Matthew Kiernan, direttore della fondazione del Consiglio mondiale delle imprese per lo sviluppo sostenibile, ha detto che il pool di investitori che sta dedicando denaro per le tecnologie a basse emissioni di carbonio deve espandersi notevolmente. Egli stima che solo il 2 per cento del capitale d´investimento è mirato a progetti per basse emissioni di carbonio.

«Il mio appello è che venga coinvolto l’altro 98 per cento del flusso di capitali», ha detto Kiernan, che ora gestisce il gruppo di consulenza Innovest Stategic Value. «L’istinto primario a Wall Street è estremamente potente. Se convinci un lemming a venire nella tua direzione, credo che il resto dei lemming si uniranno».


* Il Clean Development Mechanism è uno degli strumenti finanziari previsti dal protocollo di Kyoto per ridurre i costi di adempimento delle nazioni industrializzate. Attraverso il CDM vengono creati dei progetti in paesi in via di sviluppo che inquinano meno rispetto ai progetti standard presenti sul territorio. Ad essi vengono associati dei certificati di riduzione delle emissioni (certified emission reduction, CER) che sono vendibili sul mercato delle riduzioni (Carbon Market)

L´articolo è di Ben Block del Worldwatch Institute, Eye on earth, www.worldwatch.org, è stato pubblicato sul sito del Worldwatch che ci ha concesso la ripubblicazione. La traduzione libera è di Alessandro Farulli

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