[14/04/2009] Urbanistica

Arezzo: adottato il Piano attività estrattive

AREZZO. Dopo l’attento esame delle osservazioni e al termine delle 117 votazioni, ora il Piano delle attività estrattive, di recupero delle aree escavate e riutilizzo dei residui recuperabili del territorio provinciale è stato definitivamente approvato. In questi mesi (da dicembre ad oggi) gli uffici tecnici della provincia e la Commissione consiliare hanno effettuato un lavoro preliminare sulle osservazioni per arrivare alla votazione odierna: «i soggetti che hanno presentato osservazioni al piano per le attività estrattive- ha ricordato il presidente della provincia Vincenzo Ceccarelli- sono stati 103 per un totale di 230 osservazioni».

Il Piano che avrà validità fino al 2012, il cui dimensionamento è di circa 6.700.000 metri cubi suddivisi in quote annue, ha individuato 39 aree estrattive nel territorio di 27 comuni, e 11 cave dismesse da recuperare ma non ha accontentato tutti. Le osservazioni pervenute talvolta sono andate in direzioni opposte: ce ne sono alcune che sostengono che nel territorio aretino non siano necessarie escavazioni, altre che invece ritengono che ce ne vogliano di ulteriori rispetto a quelle previste dal piano.

Il presidente Ceccarelli ha sottolineato che i comuni sono stati considerati come copianificatori, e che con l´esame delle osservazioni non sono state apportate modifiche al dimensionamento del piano né a livello provinciale né su quello dei sottobacini rappresentati dalle vallate del territorio, criterio scelto per limitare le necessità di trasporto dei materiali di escavazione. Il lavoro compiuto per arrivare all’approvazione del piano (18 voti favorevoli e 5 astensioni) e alla sua adozione (la provincia di Arezzo è la prima in Toscana) è stato considerato sostanzialmente positivo, al di la di qualche perplessità, anche da chi non ha votato a favore: il capogruppo di Forza Italia ha parlato di buon lavoro compiuto, che va a merito di tutta la provincia.

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