[14/04/2009] Parchi

La revisione sostenibile del piano del parco del Chaco

LIVORNO. Recentemente la Secretaria del Ambiente del Paraguay, il Programma di Sviluppo dell’Onu (Undp), l’associazione ambientalista Guyra Paraguay aderente a BirdLife e il comune di Bahía Negra hanno avviato la revisione del Piano di gestione del parco nazionale del Chaco. Quello del Chaco è stato il primo parco nazionale creato in Paraguay e si estende su 700.000 ettari dell’eco-regione del Chaco secco, un vasto ecosistema diviso tra Paraguay, Bolivia e Argentina costituito in gran parte di foresta arida aperta, ma che sta subendo i colpi dell’espansione agricola e della conversione in pascoli.

Secondo gli ultimi rilevamenti satellitari condotti da Guyra Paraguay, la deforestazione nel Chaco paraguayano è aumentata da 500 a 728 ettari al giorno. Oscar Rodas, coordinatore del Landscape Programme di Guyra Parguay, è molto preoccupato e non crede che questa corsa alla deforestazione possa essere affrontata semplicemente con la legge “deforestazione zero” che è stata applicata nella parte orientale del Paraguay: «A questo ritmo di distruzione, l´intero Chaco paraguaiano sarà perso in 22 anni. Ci deve essere un pacchetto più complesso di disposizioni legislative, che comprendano sia la deforestazione zero che incentivi ambientali per proprietari terrieri».

La revisione del Piano di gestione del parco nazionale punta a questo e l’iniziativa è stata presentata recentemente in un convegno che ha visto la partecipazione del ministro dell’ambiente del Paraguay José Luís Casaccia. L’Undp e gli ambientalisti hanno sottolineato il ruolo delle comunità indigene Ayoreo nella gestione del parco, dicendo che manterranno tutti i diritti preesistenti e avranno un ruolo attivo nel monitorare l´attuazione del piano, continuando ad utilizzare le risorse naturali rinnovabili.

Secondo Guyra Paraguay le comunità indigene possono svolgere un ruolo importante, a fianco dei ricercatori, per capire la consistenza delle popolazioni di avifauna. Il Chaco è ricco di uccelli rari o in diminuzione in alte aree del Sudamerica come il nandù (Rhea americana – nella foto), l’aquila coronata (Harpyhaliaetus coronatus), la seriema di Burmeister (Chunga burmeisteri, i fringuelli multicolori del Chaco (Saltatricula multicolor) e la martinetta di Quebracho (Eudromia formosa).

Con il sostegno del World Land Trust, le associazioni e le istituzioni paraguayane stanno lavorando per salvare questo meraviglioso parco nazionale nel cuore del Chaco, proteggendo così anche le popolazioni che contano sulle sue risorse naturali per la loro sopravvivenza e tutelando gli altri esseri viventi che vivono in questo ecosistema in pericolo. Guyra Paraguay punta per questo anche sull’eco-turismo, organizzando escursioni sostenibili per chi è interessato a contribuire alla salvaguardia del parco.

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