[14/04/2009] Parchi

L’allodola africana confinata nell’isola dell’estinzione

LIVORNO. Il 14 maggio BirdLife International renderà noto l’aggiornamento della Lista Rossa Iucn delle specie di avifauna a rischio di estinzione, ma le anticipazioni non sono certo tranquillizzanti. Secondo l’Iucn gli ultimi risultati dimostrano che per un certo numero di specie la situazione è peggiorata, compresa quella dell’ Allodola di macchia di Sidamo (Heteromirafra sidamoensis) che dovrà essere spostata dalla categoria “a rischio di estinzione” a quella “in via di estinzione”.

Questo uccello vive solo nel centro-sud dell’Etiopia, in un areale che precedentemente era stimato in soli 760 km2 dove sopravvivevano 2.000 esemplari, secondo uno studio pubblicato recentemente su “Animal Conservation” - e condotto nel 2007 - 2008 da ricercatori della BirdLife, delle università di Cambridge e della East Anglia e della Ethiopian Wildlife and Natural History Society (la Lipu etiope) - l’habitat disponibile per questa allodola si è ormai ridotto a soli 35 km2 e la sua popolazione sarebbe scesa ad appena 90-256 adulti, tutti confinati nella piana di Liben.

Se l’allodola del Sidamo dovesse estinguersi sarebbe il primo uccello di cui si è a conoscenza estinto recentemente nell’Africa continentale. L´allodola era prima abbondante in questa parte dell’Etiopia, ma la savana erbosa della piana di Liben sta scomparendo rapidamente, sostituita dalla boscaglia e “riconvertita” in terreni agricoli o distrutta dal sovra-pascolo, così i ricercatori trovano ormai raramente le tracce di questi uccelli: «Se la situazione non migliorerà presto - spiega Kiragu Mwangi, del team BirdLife - questa specie potrebbe scomparire in appena quattro anni».

L’allodola di Sidamo è un animale fortemente specializzato, legato strettamente alla presenza di erbe della prateria alte tra i 5 e i 15 centimetri e non esiste vegetazione simile, al di fuori della piana di Liben, per un raggio di 200 km, quindi non ha nessun altro posto dove andare, mentre uomini e cambiamento climatico erodono velocemente il suo habitat.

«E’ come se vivesse effettivamente su un’isola, dove accadranno la maggior parte delle estinzioni», spiega Claire Spottiswoode, dell’università di Cambridge ed a capo del gruppo di ricercatori che ha pubblicato lo studio. Un’isola di terra ed erbe nel cuore del continente africano, erosa dalle onde anomale prodotte dall’uomo che riducono la biodiversità del pianeta.

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