[09/04/2009] Energia

Geotermia, il consiglio regionale della Toscana sollecita l´accordo con Enel

LIVORNO. Il Consiglio regionale della Toscana ha votato ieri all’unanimità una mozione che impegna la Giunta a proseguire il percorso sulla geotermia e quindi a firmare in tempi rapidi l’accordo volontario con Enel, per dare piena attuazione al più generale accordo sulla geoetermia.
L’accordo generale sulla geotermia, è stato siglato il 20 dicembre 2007, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, dalla Regione Toscana, da 15 comuni, 3 province e 5 comunità montane delle aree geotermiche e da Enel.

Questo protocollo d’intesa per essere pienamente operativo prevedeva la definizione di due accordi subordinati che la regione si impegnava a siglare con le parti, ovvero: uno con gli enti pubblici che avevano sottoscritto il protocollo e l’altro con Enel.
Il primo de due è stato sottoscritto nell’ottobre scorso, mente quello con Enel ancora no e proprio questo è l’obiettivo della mozione votata ieri in consiglio.
L’accordo con Enel è importante perché alla sua firma è subordinata l’erogazione dei finanziamenti e l’attivazione di vari adempimenti nel campo della tutela ambientale, previsti nell’accordo generale del 2007.

In particolare l’Enel dovrà impegnarsi a migliorare l’impatto dell’attività geotermoelettrica sull’ambiente, e per questo dovrà sviluppare attraverso ricerche finalizzate l’impiego di tecnologie innovative. Dal lato economico l’ impegno dell’azienda dovrà sostanziarsi nel riconoscere adeguate compensazioni ai territori interessati dalla coltivazione geotermica, tenendo in conto in particolare la specificità rappresentata dall’attività sull’Amiata, fortemente contestata negli ultimi anni.

Uno dei motivi che hanno ritardato la firma del protocollo con Enel è da ricondursi all’esigenza di chiarezza sorta in seguito alla segnalazione fatta dal l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, al governo e al parlamento, per mettere in evidenza possibili distorsioni della concorrenza, che potevano derivare dalla proroga dell’assegnazione delle autorizzazioni di ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche al solito concessionario di sempre, ovvero l’Enel, quando invece il settore è stato oggetto di liberalizzazioni del mercato. Una segnalazione che ha richiesto prudenza da parte della regione.

La lettera inviata successivamente dal presidente dell’Antitrust all’Assessore regionale alla tutela ambientale e all’energia, ha chiarito i termini in merito alla questione, segnalando che il protocollo d’intesa sottoscritto tra Enel da un lato, e la regione Toscana, le province di Grosseto, Siena e Pisa, i 15 Comuni e le 5 Comunità Montane delle aree geotermiche interessate dall’altro, non era l’oggetto dell’intervento di segnalazione dell’Autorità. Pur auspicando comunque l’Antitrust il ricorso a procedure ad evidenza pubblica, fa sapere infatti che il protocollo in questione rientra in una procedura contenuta in una norma nazionale e quindi legittimo.

A questo punto quindi secondo la mozione votata ieri in consiglio, non ci sono motivi per indugiare oltre e s’invita la Giunta a procedere sia con la firma dell’accordo sia con altre azioni che possono mitigare impatti da una parte e dall’altra garantire maggiormente la sicurezza della popolazione che vive vicino agli impianti.

Si chiede infatti che la Giunta si faccia promotrice verso il ministero competente di procedere al varo di norme, oggi inesistenti, riguardo ad alcune sostanze prodotte da questo tipo di attività, tenuto conto del fatto che nel corso di una recente visita alle centrali geotermiche dell’Amiata, da parte di una delegazione della Commissione ambiente della camera, il presidente della Commissione che la guidava, l’on Alessandri, ha assunto l’impegno di interessare il Governo a questo proposito.

Altro impegno richiesto, riguarda la definizione, in tempi certi, dello studio assegnato all’agenzia regionale per la salute (Ars) sugli eventuali rischi per la salute delle popolazioni residenti nei comuni geotermici toscani.

Per migliorare le possibilità di sfruttamento di questo tipo di energia, si chiede anche che la giunta si faccia promotrice verso il ministero dello sviluppo della modifica delle norme che la regolano, introducendo elementi di semplificazione anche per lo sviluppo di forme di coltivazione della geotermia per la produzione di energia termica ed elettrica da media entalpia. Una attività che potrebbe permettere un maggiore sfruttamento locale della risorsa geotermica.
Da questo punto di vista la firma dell’accordo con Enel potrebbe dare seguito – si sottolinea nella mozione- a progetti di sviluppo e ricerca utili all’economia regionale e del territorio in cui si attua la coltivazione geotermica.

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