[08/04/2009] Comunicati

Boeri: Il G8 non ha più senso, e sarebbe uno spreco di risorse di fronte all´emergenza Abruzzo

LIVORNO. Tra i chiaro scuri che vengono letti dall’esito del vertice tra i G20 di Londra, una luce sembra illuminare la gran parte dei commentatori: il fatto che questo summit – come ha scritto anche greenreport - ha sancito nei fatti il superamento della formula del vertice tra pochi grandi del pianeta rappresentata dal G7, poi G8, mettendo in evidenza il riconoscimento dell’interdipendenza non solo necessaria ma ormai ineludibile tra il vecchio schieramento rappresentato dall’occidente e il resto del mondo.

Una evidenza che sottolinea oggi anche Tito Boeri, non molto soddisfatto dell’esito di questo vertice per quanto attiene alle capacità di stimolare la ripresa economica- ma che una buona notizia la intravede. «La buona notizia che viene dai leader mondiali – scrive Boeri su Repubblica - è che a settembre ci sarà un nuovo G20». E questo porta a concludere che «a questo punto sarebbe giusto prendere atto che il G8 di luglio è inutile e annullare questo incontro».

Uno stop quindi al G8, perché ormai non più rappresentativo di un mondo in cui gli equilibri si sono spostati e in cui un nuovo ordine mondiale non può essere deciso a prescindere dai paesi che ne rappresentano un pezzo importante ormai anche dal punto di vista economico.
Oltretutto spiega bene Boeri, dato che le risorse in questo periodo sono scarse e che a quanto affermato dallo stesso Berlusconi il vertice costerà non meno di 400 milioni di euro, ma è verosimile che costerà molto di più, quelle risorse sarebbe più giusto dirottarle su capitoli ben più urgenti.

Da non dimenticare, sottolinea ancora Boeri, che «ci sono le risorse umane e organizzative della Protezione civile che saranno assorbite dall’organizzazione del “grande evento”. Invece che nella ricerca di grandi navi lussuose su cui far alloggiare i leader mondiali, bene che si concentrino tutte le energie disponibili nel soccorso alla popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo».

Ipotesi condivisibile e che presumibilmente però verrebbe più facilmente compresa dagli altri leader del G8 che non dal nostro, che non perde occasione (nemmeno quella della tragedia in Abruzzo) per forare lo schermo. E quello del G8 alla Maddalena è di dimensioni planetarie.

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