[08/04/2009] Energia

Il Giappone dopo il missile nordcoreano: non faremo armi nucleari

LIVORNO. Il Giappone, il cui governo del partito liberal-democratico, con l’appoggio dei buddisti del Komeito, ha avviato la revisione della costituzione pacifista e inviato militari in Iraq, non pensa di fare, nemmeno dopo il fallito lancio del missile nord coreano che ha impaurito non poco il Paese del sol levante, l’ulteriore passo in avanti che la destra nazionalista chiede a gran voce: armarsi di bombe atomiche.

Il Paese che ha visto i due olocausti nucleari di Hiroshima e Nagasaki «Conta di preservare il suo statuto di potenza denuclearizzata – ha detto oggi durante una conferenza stampa il segretario generale del governo giapponese, Tateo Kawamura – Il Giappone, fedele al suo statuto di Stato denuclearizzato, non può optare per l’acquisizione dell’arma nucleare».

Il passo per trasformarsi da uno dei maggiori Paesi del nucleare civile in uno anche dotato di bombe atomiche per il Giappone sarebbe facilissimo, vista la disponibilità di materiale ed il suo altissimo livello di sviluppo tecnologico e scientifico.

Kamawura è dovuto intervenire dopo che, in seguito al lancio del missile nordcoreano, un alto esponente del partito Liberal-democratico aveva detto ieri che «Il Giappone è costretto a dotarsi di armi nucleari».

Intanto il missile nordcoreano, che tutti (meno il regime di Pyongyang) smentiscono sia riuscito a mettere in orbita un satellite, sta ancora facendo molto discutere, visto che Washington, Tokyo e Seoul sospettano che servisse in realtà a testare un missile balistico in grado di colpire con testate nucleari anche l’America.

Kawamura ha spiegato che «Gli esperti dell’esercito giapponese analizzano attualmente il lancio realizzato da Pyongyang, e riconoscono che già ora sono stati realizzati importanti progressi rispetto all’ultimo tentativo».

Notizia e preoccupazioni che rallegreranno certamente il regime stalinista della Corea del Nord, ma che alzano ulteriormente il livello di pericolo nucleare nel pianeta, visto che nessuno è in grado di capire come il misterioso regime comunista-dinastico nordcoreano potrebbe reagire di fronte ad una nuova crisi e quali ricatti potrebbe essere in grado di fare con a disposizione un vettore per bombe atomiche ulteriormente perfezionato.

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