[07/04/2009] Energia

Firenze, via libera del Consiglio provinciale al Piano energetico ambientale

FIRENZE. Il Consiglio provinciale ha dato il via al Piano energetico ambientale lasciando in sostanza la parte realizzativa al prossimo mandato. L’approvazione è avvenuta con 21 voti a favore, 5 contrari e 4 astensioni, che dimostra il permanere di alcune riserve. «Un piano – ha dichiarato l’assessore all’ambiente Luigi Nigi (Nella foto) – che racconta una storia di sole, acqua e vento che consentono nella nostra provincia la produzione di una quantità cospicua di energia. Per quanto riguarda l’Arno e l’acqua il progetto delle briglie ha avuto i suoi partecipanti e la sua gara per conseguirne la paternità; per il vento nel Mugello, si immaginano pale che non vadano in alcun modo a toccare lo skyline del profilo montano così come per altri progetti che porteranno ad una efficienza maggiore delle risorse» ha concluso l’assessore. Soddisfazione è stata espressa dal Pd: «Con questo piano assumiamo degli indirizzi molto precisi a favore di quelle che sono le energie alternative- ha affermato Panerai- Il materiale conoscitivo è estremamente ampio e cospicuo. Siamo soddisfatti perché il piano si pone da un punto di vista della sostenibilità ambientale con molta nettezza».

Qualche perplessità è stata avanzata dai Verdi: «Affinché questo piano abbia le gambe ci vuole una volontà politica che molto probabilmente verrà delegata nella prossima consiliatura- ha fatto notare Ragazzo- Dobbiamo assolutamente far partire questo piano anche dai trasporti e dalla tranvia che può dare una soluzione, anche se non l’unica». Per il Prc era meglio approvarlo prima: «Presentare il piano a fine legislatura non consente al Consiglio di incalzare e di orientare la Giunta su una delle maggiori priorità che riguardano le criticità ambientali e la necessità di ridurre in modo concreto gli effetti del gas serra» sottolinea Calò, ma in realtà come dichiara Targetti il Piano non convince fino in fondo almeno per alcuni aspetti tecnici: «Occorrono approfondimenti per quanto riguarda l’energia solare e ci sono da fare delle valutazioni anche su altri tipi di impianti come per l’eolico: valutare il luogo, il rumore, le dimensioni delle pale».

Nettamente contraria l’opposizione di centrodestra: «Siamo arrivati a 2–3 settimane dalla fine del mandato e approviamo un piano che non è un piano. Approviamo un libro di buone intenzioni. E’ un bellissimo documento di analisi ma occorre legare il piano energetico al piano territoriale di coordinamento provinciale» ha affermato Lensi (FI). E’ certo che sul Piano energetico ambientale si riaprirà il confronto quando si dovrà passare alla fase realizzativa e all’ubicazione degli impianti, con gli attori in campo che saranno diversi.

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