[19/05/2006] Rifiuti

Andrea Cirelli: «Neutralizzare subito la legge delega»

BOLOGNA. «Non solo sono totalmente d’accordo sulla necessità di intervenire, ma questa è anche stata la posizione forte che ha assunto l’Emilia Romagna, anche a nome di altre Regioni, che ha formalmente chiesto la sospensione della delega nel suo complesso».

Andrea Cirelli, che guida l’Autorità per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani della Regione Emilia Romagna non nasconde che soprattutto la pubblicazione dei decreti attuativi sta avendo come conseguenza già molte difficoltà operative. «Per esempio in tema di rifiuti le province hanno la delega alla programmazione e controllo, ma con il nuovo codice ambiente è decaduta e ha creato nell’immediato effetti disastrosi. Oppure sempre per quanto riguarda l’Emilia è stato deliberato e portata avanti con parere favorevole del Tar il metodo normalizzato per la tariffa del settore idrico, ma anche questa si ritrova con problemi applicativi».

Per Andrea Cirelli quindi «bisogna davvero “essere tutti ambientalisti” come ha esordito il nuovo ministero dell’ambiente, che ha tenuto affatto una posizione rivoluzionaria ma bensì di saggio equilibrio, perché quello che manca oggi è la serenità ambientale di capire qualcosa in un settore dominato invece da un’imbarazzante mancanza di riferimenti: uno scenario non definito che come conseguenza ricade poi sulle spalle dei cittadini, perché quando c’è incertezza gli investimenti non si fanno».

Cirelli continua: «Indipendentemente dall’appartenenza politica dobbiamo renderci conto che chi ci rimette in questa situazione sono i cittadini. Per questo è fondamentale una riverifica sia di quello che c’è di buono sia di quello da migliorare in questa legge: il passaggio dalla politica al buon senso richiede di fermare il conflitto di contrapposizioni e di re-impostare in modo condiviso una strategia ambientale di cui l’Italia ha assolutamente bisogno».

Sugli strumenti da utilizzare per correggere la Legge Delega il presidente dell’Autorità per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani della Regione Emilia Romagna ha le idee piuttosto chiare: «Qualunque strumento che annulla porta tempi lunghi che avranno ulteriori effetti sull’ambiente, per cui bisogna prendere atto che comunque la delega c’è e i decreti attuativi sono operativi.

Sui rifiuti il superamento della tariffazione per le superfici superiori a 250 metri quadri, liberalizza , il superamento dei consorzi di bacino e crea immediatamente problemi».

«Allora il primo messaggio deve essere – ha concluso Andrea Cirelli - vediamo intanto, prima possibile, di sospendere gli effetti e poi cominciamo a lavorare sulle correzioni, con confronto di opinioni però, che è assolutamente necessario perché l’unica cosa che dobbiamo evitare è il metodo del non dialogo con cui si è governato fino a poche settimane fa, basta vedere i decreti attuativi approvati a governo ormai già sciolto».

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