[06/04/2009] Aria

L´aria aretina tra luci e ombre

AREZZO. Sono stati presentati dal dipartimento provinciale Arpat di Arezzo in collaborazione con provincia e comune, i dati sulla qualità dell’aria per il 2008. La situazione si presenta in chiaro-scuro come del resto sottolinea Claudio Bondi dirigente aretino dell’Agenzia per l’ambiente: «la diagnosi mette in evidenza una situazione con luci ed ombre poiché se da un lato si assiste ad una riduzione del numero di superamenti di PM10 e dei livelli annuali di benzene, persiste ancora, nelle zone dell’area urbana di Arezzo interessate da elevati flussi veicolari, un elevato rischio di superare i valori limite che saranno in vigore nell’anno 2010 dei livelli di concentrazione di biossido di azoto, e PM10».

Nell’area urbana di Arezzo le stazioni di misura sono tre: piazza della Repubblica (stazione da traffico), via Fiorentina (stazione da traffico) ed Acropoli (stazione di fondo urbano) ma entro il 2009 tutta la rete cittadina sarà rimodernata. Per quanto riguarda gli altri parametri indagati, il monitoraggio del materiale particolato PM2,5 (frazione respirabile delle polveri) è stato effettuato mediante campagne di misura con l’autolaboratorio nelle postazioni di via Fiorentina (postazione adiacente alla stazione di misura fissa) e di San Zeno (zona Industriale strada A).

I valori medi di tutto il periodo di osservazione pari a 23 µg/m3 in Via Fiorentina e 16 µg/m3 a San Zeno, sono conformi al valore limite fissato dalla Direttiva 2008/50/CE sia a quello che sarà in vigore nell’anno 2015 (25 µg/m3) sia a quello previsto per l’anno 2008 a cui è sommato un margine di tolleranza (Valore Limite = 25 µg/m3 + 5 µg/m3 Margine Tolleranza = 30 µg/m3).

Per quanto riguarda il benzene, il valore più elevato per l’indicatore della media annuale è registrato dalla stazione da traffico di Piazza Repubblica il quale si assesta su livelli inferiori al 24% del valore limite; le restanti stazioni registrano valori significativamente inferiori.

Soddisfazione per lo studio compiuto è stata espressa da provincia e comune di Arezzo «E’ una attività di rete - ha dichiarato l’assessore all’ambiente della provincia, Andrea Cutini – che consente di portare avanti un programma avanzato di rilevamento che riguarda non solo la città capoluogo, ma tutto il nostro territorio». Sulla stessa linea anche l’assessore all’ambiente del comune, Roberto Banchetti «E’ un lavoro professionale e di alto valore scientifico. Un aiuto concreto affinché si possa riuscire a creare le condizioni per rendere la nostra città più vivibile».

Per quanto riguarda la provincia sono state effettuate campagne di rilevamento con l’ausilio dell’autolaboratorio nei comuni di Laterina, Castiglion Fiorentino, Cortona. Complessivamente sono state registrate criticità per il Pm10, simili o peggiori (Castiglion Fiorentino, Camucia) a quelle dell’area urbana di Arezzo. «Ci tengo a far notare – ha concluso il dirigente Arpat – che gli standards di qualità dell’aria, previsti dalla normativa comunitaria e nazionale, rappresentano il rischio sanitario ritenuto accettabile, il compromesso quindi tra le necessità di mobilità e l’obbligo di protezione della salute».

L’aria aretina è stata anche confrontata con quella di alcune città capoluogo della Toscana (Firenze, Grosseto, Lucca, Pisa e Prato). I parametri presi in considerazione sono il biossido di azoto e materiale particolato PM10 con anno di riferimento il 2007. La situazione si presenta articolata ma mediamente la rete di Arezzo si colloca in una posizione intermedia rispetto al campione delle città Capoluogo di provincia della Toscana.

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