[31/03/2009] Parchi

Gli Stati Uniti guadagnano 81mila nuovi ettari di aree protette

WASHINGTON (Usa). Il presidente Barack Obama ha firmato ieri la legge in materia di estensione e protezione, dallo sviluppo dell’estrazione di petrolio e gas, dei parchi pubblici e delle aree protette degli Usa. Si tratta della più grande misura di conservazione degli Stati Uniti negli ultimi di 15 anni.

«Questa normativa garantisce che non daremo per scontate le nostre foreste, fiumi, oceani, le parti nazionali, monumenti e zone selvagge», ha detto Obama mentre firmava la legge Public land management.

La legge - sostenuta dai membri di entrambe le parti - è «una tra le più importanti degli ultimi decenni per proteggere, conservare e tramandare i nostri più custoditi paesaggi della nazione alle generazioni future», ha aggiunto Obama.

Il disegno di legge omnibus, che comprende più di 150 singole misure approvate dal Congresso, crea 10 nuove National heritage areas, designa due milioni di acri (81.000 ettari) di terre federali in nove Stati membri come zone selvagge e definisce le misure di conservazione dell’acqua.

«La legge protegge gelosamente i luoghi dagli Appalachi della Virginia e del West Virginia fino alla penisola superiore del Michigan, dal canyon dell’Idaho fino alla scogliera di pietra arenaria dello Utah, dalla Sierra Nevada in California fino alla Badlands dell’Oregon», ha detto Obama.

«E’ il nostro modo di rispondere di fronte alle sfide future per quanto riguarda l´acqua... una risposta che tiene in considerazione quanto la crescita e il cambiamento climatico influenzeranno il nostro accesso alle risorse idriche... e comprende soluzioni alla complesse e lunghe dispute sull’acqua» ha aggiunto.

Obama ha detto che le misure di conservazione delle acque consentiranno inoltre agli 80000 indigeni Navajo «l’accesso per la prima volta all’acqua pulita e corrente».

Un’altra azione meritoria, del presidente Obama dunque, che continua sulla strada della piena applicazione del programma elettorale.

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