[30/03/2009] Acqua

Arno, partono i lavori per la messa in sicurezza di Firenze?

FIRENZE. Con il solo dichiarare che è necessario procedere con decisione con gli interventi previsti dal Piano di bacino per l´Arno non si realizzano le opere ma ci si fa coraggio e si diffonde ottimismo. La strategia è nota. Il ritardo anche per l’attuazione dell’Accordo di programma delle 3 M (Matteoli, Martini, Menduni), quello dei 200 milioni che risale al 2005, è evidente, dovuto a vari motivi uno dei quali è sicuramente la mancanza di risorse economiche.

«Se continuiamo di questo passo metteremo il bacino in sicurezza tra 50 anni» ha dichiarato il presidente della commissione regionale ambiente e territorio Erasmo d’Angelis in un recente convegno. Intanto per l’insieme delle opere relative a quell’accordo i costi di progetto sono saliti a circa 280 milioni. Ma è bene vedere anche il bicchiere mezzo pieno e almeno per la messa in sicurezza di Firenze arrivano oggi notizie confortanti dalla Regione Toscana. La Giunta ha dato il via libera ad uno stanziamento da 25,2 milioni di euro per la realizzazione delle due casse di espansione sull´Arno, nel comune di Figline Valdarno.

Si tratta di quelle di Pizziconi e di Restone. «Abbiamo finanziato – dichiara l´assessore regionale alla difesa del suolo, Marco Betti (Nella foto) – due interventi decisivi per la messa in sicurezza del territorio e per la difesa del bacino dell´Arno dal rischio alluvioni. Occorre infatti procedere. La Regione in fatto di difesa del suolo è in piena fase operativa. E riparte dall´inizio, cioè dalla A di Arno, al quale destineremo in quest´anno e nel prossimo altri 25 milioni di euro, senza dimenticare il resto del territorio, al quale dedicheremo oltre 50 milioni di euro. Stiamo cioè attuando, come promesso, il Piano di bacino. Entro l´anno contiamo di dare il via ai lavori del primo lotto, che insieme agli altri due previsti permetteranno, in caso di necessità, di invasare fino a 10,8 milioni di metri cubi d´acqua, salvaguardando prioritariamente la città di Firenze», ha concluso l’assessore.

Per questo sistema di casse i fondi regionali ammontano a 19,4 milioni, 5,2 milioni provengono invece da fonti statali e 600.000 euro sono a carico del bilancio della provincia di Firenze. Nello specifico il primo dei tre interventi (per 12,5 milioni di euro) prevede la realizzazione degli argini perimetrali della cassa di espansione Pizziconi e interventi sugli affluenti di destra dell´Arno. La cassa di Pizziconi sarà completata, con i lavori del secondo lotto per un importo di 6,2 milioni di euro. Quasi 6 milioni di euro saranno invece necessari per la cassa di espansione di Restone. Per procedere ai lavori sarà necessario sottoscrivere un Accordo di programma tra la Regione, l´Autorità di bacino dell´Arno, la provincia di Firenze e otto comuni.

Se tutto procede senza intoppi la progettazione esecutiva del primo lotto dovrà essere approvata entro il 31 luglio per permettere l´avvio dei lavori entro l´anno, mentre per gli altri lotti i tempi si allungano: il progetto definitivo del secondo dovrebbe essere pronto entro il gennaio 2010, con l´aggiudicazione dei lavori prevista per il novembre successivo. Il progetto definitivo del terzo lotto verrà redatto entro la fine del 2010 e successivamente dovrà essere sottoposto alla valutazione di impatto ambientale da parte degli uffici regionali. Per il 2016, anno del cinquantennale dell’alluvione di Firenze, la parte del territorio sottoposta a maggior rischio auspichiamo che possa essere messa almeno in parziale sicurezza.

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