[27/03/2009] Parchi

Il via alla valorizzazione turistica del sentiero della bonifica

FIRENZE. Turismo e mobilità sostenibile vanno a braccetto per uno sviluppo qualitativo dei territori. Questo in estrema sintesi l’obiettivo del progetto di valorizzazione turistica del percorso ciclabile lungo il canale Maestro della Chiana, tra Arezzo e Chiusi, noto come “Sentiero della bonifica” che ha visto il suo avvio.

Il progetto si è realizzato grazie all’impegno sinergico tra le Agenzie per il turismo di Arezzo e di Chianciano Terme Valdichiana, e degli assessorati alla difesa del suolo e al turismo delle province di Arezzo e Siena, con il contributo della Regione Toscana.

Il progetto è stato presentato a Foiano della Chiana dall’assessore regionale al turismo, cultura e commercio Paolo Cocchi, alla presenza dell’assessore al turismo della provincia di Siena Mauro Mariotti, dall’assessore alla difesa del suolo della provincia di Arezzo Angelo Maria Cardone, dal giornalista Enrico Caracciolo consulente del progetto di promozione, da Ermanno Bonomi, dirigente del settore politiche di sviluppo e di promozione del turismo della Regione Toscana, oltre che dai direttori delle Apt di Arezzo e Chianciano e dal Sindaco di Foiano.

L’itinerario di circa 60 chilometri, è percorribile a piedi o in bicicletta, attraversa tutta la Valdichiana lungo la strada che veniva utilizzata per la manutenzione del canale maestro e del sistema di chiuse di epoca granducale ed entra nel cuore di una Toscana lontana dai tradizionali flussi turistici.

«Un progetto esemplare, oltre che per la messa a rete di più soggetti, anche del tipo di turismo su cui la Regione vuole puntare – ha sottolineato l’assessore Cocchi – E che ci impegneremo a valorizzare attraverso la nuova piattaforma promozionale di web marketing che abbiamo appena varato. Nel “sentiero della bonifica” il valore storico-culturale del percorso (non dimentichiamo che siamo anche nel cuore della civiltà etrusca) viene rafforzato da un grande potenziale turistico, che può sfruttare la rete dei servizi legati alla manutenzione del territorio e la presenza di due linee ferroviarie, che possono facilitare il viaggio a pedali consentendo il rientro rapido di viaggiatori e biciclette al punto di partenza. Un´offerta a misura del cicloturismo, che solo in Italia fa registrare numeri elevati, almeno due milioni di appassionati, per non parlare dell´Europa».

Ricerche specifiche di settore hanno evidenziato che il cicloturismo non è più solo un tipo di vacanza destinata a viaggiatori che cercano di risparmiare, ma si identifica sempre di più con un’utenza specifica che cerca un turismo attivo “outdoor”, in armonia con l’ambiente e che apprezza la qualità dei servizi a fronte di una spesa adeguata.

«I cicloturisti rappresentano una componente sempre più significativa del panorama turistico internazionale e pongono nuove sfide al mercato e agli enti locali- ha continuato l’assessore regionale- La Toscana negli ultimi tre anni ha attivato investimenti sulle piste cicloturistiche per oltre 7 milioni di euro. La Regione è inoltre capofila di un progetto che la vede al fianco di Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Sardegna, Umbria e Veneto per promuovere itinerari cicloturistici in Italia, partendo da percorsi di valore indiscutibile come la via Francigena o i grandi fiumi» ha concluso Cocchi.

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