[27/03/2009] Comunicati

Ecco Ecquo.it, da Monrif e Sole 24 Ore un canale web dedicato interamente all’ecologia

LIVORNO. «Contribuire a fare uscire i media dal paradosso nel quale l’ambiente è stato relegato: l’ambiente preme a tutti ma si scrive di ambiente quasi sempre quando c’è (o viene avvertito) un allarme e quasi mai in termini sostenibilità delle attività economiche. In questo modo il rischio è di dilatare a dismisura la percezione pubblica di alcuni rischi e di occultarne, sempre a dismisura, altri, magari maggiori. Nella migliore delle ipotesi l’ambiente viene vissuto esclusivamente come salvaguardia: mai come formidabile occasione di innovazione, trasformazione e riconversione del paradigma economico classico. Un altro obiettivo sicuramente più ambizioso, e per questo sicuramente classificabile come obiettivo a medio termine, è invece quello di contribuire a “informare l’informazione” sull’ambiente contando sulla possibilità di essere utilizzati come fonte emittente di notizie, come una sorta di agenzia di stampa con competenza specifica».

Questo era ed è uno dei pilastri su cui greenreport ha fondato la sua esistenza, e che ne ha guidato lo sviluppo e l’evoluzione (culturale prima di tutto, da giornale “di approfondimento sulle tematiche ambientali” a giornale “per un’economia ecologica” ) dal suo primo numero del 2 gennaio 2006 ad oggi. Le novità non finiscono, perché tra qualche settimana greenreport sarà online con una nuova veste grafica, con nuove aree tematiche e con una più razionale organizzazione dei servizi.

Ne parleremo più avanti. Perché la novità di oggi sta fuori greenreport.it, e riguarda quell’informazione ambientale che tante volte abbiamo invocato perché carente soprattutto dal punto di vista della qualità. Ebbene la novità di oggi è che due tra i maggiori gruppi editoriali italiani, Monrif (Il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno) e Sole 24 Ore che curerà la parte commerciale, hanno dato vita ad Ecquo.it, il nuovo portale verde di Quotidiano.net , nato perché – si legge nel comunicato di lancio - «la questione ambientale emerge come uno dei temi di maggiore importanza di questi anni e nel tempo di crisi economica che stiamo vivendo l´ecologia si sta sempre più affermando come una opportunità anziché un vincolo. La crescita sostenibile è compatibile con la difesa dell´ambiente e fa bene all´economia. Ma servono strumenti perché quello che ci attende sia uno sviluppo mirato e consapevole: eticamente oltre che ecologicamente sostenibile. In questo senso è importante la diffusione dell’informazione ambientale, della finanza etica , del commercio equo e solidale e della tematiche collegate in generale alla sostenibilità. A questo risponde il progetto Ecquo che si articola sulla messa a disposizione dei lettori di una eco-informazione puntuale e aggiornata in tempo reale; di approfondimenti, interviste e notizie esclusive; di blog affidati a personalità dell´ambientalismo, della ricerca scientifica, dell´università, del giornalismo, della finanza etica con i quali potranno interagire i nostri lettori».

Benvenuto Ecquo.it, benvenuti davvero (anche se forse si confonde crescita con sviluppo e si utilizza l’ossimoro “crescita sostenibile”). Benvenuti prima di tutto perché se due gruppi editoriali hanno sentito l’esigenza di investire nell’informazione ambientale, questa è la conferma che il mercato c’è, che l’esigenza di una nuova cultura ambientale (per quella della sostenibilità forse c´è da aspettare ancora un po’) si sta facendo largo anche nel nostro Paese, al di là di tutto. Certo, anche Ecquo.it sarà una ‘nicchia’ all’interno della galassia dei media del gruppo editoriale, ma contribuirà comunque a diffondere quel green new deal che il pianeta invoca.

La reale forza di questo nuovo canale, (un sito internet, non un giornale) si misurerà su un unico metro, lo stesso di greenreport: la qualità e la competenza dell’informazione e dell’approfondimento che saprà condividere con i suoi lettori.

Condividere, ma anche partecipare nel caso di Ecquo, visto che ogni rubrica di approfondimento è realizzata in forma di blog e ogni contenuto fornito dagli esperti è aperto al commento e alle domande dei lettori. L’apertura al web 2.0 è sicuramente affascinante, ma è anche un grande rischio proprio in rapporto alla necessità di un informazione ambientale di qualità, corretta, senza fronzoli e senza interpretazioni superficiali. Attenzione dunque a non trasformare il sito in una mera operazione di marketing, seppur verde, che si aggiungerebbe al confuso coro che va da chi reclama "pasti gratis" a chi sostiene che i "pasti sono già gratis" saltando, così, a piè pari il difficile scoglio della trasformazione concreta e mirata al "pasto giusto per tutti al costo sostenibile" .

Chiudiamo con le ‘firme’ (che sono già di per sé una garanzia per l’intero progetto): le rubriche saranno curate da Gaetano Benedetto codirettore del Wwf, Alberto Fiorillo portavoce di Legambiente, Alessandro Farruggia di Quotidiano Nazionale, Peppe Ruggiero, coautore del premiato documentario sulle ecomafie “Biutiful Cauntry”, Aldo Iacomelli dell´Università di Pisa, Franco Vivona ricercatore del Cnr.
Infine i contributi esterni: il sito aggrega l’informazione proveniente dalle migliori fonti d’informazione “sostenibile” presenti in rete, tra cui greenreport.

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