[26/03/2009] Rifiuti

Cresce in Italia l´utilizzo di materiale Pefc, ma quello riciclato?

LIVORNO. Sempre più aziende in Italia utilizzano materiale proveniente da legno certificato Pefc. Lo sostiene lo stesso Pefc Italia segnalando che sono 164 (erano un centinaio dodici mesi fa), per una superficie certificata Pefc di 704.170 ettari (+6% rispetto all’anno precedente). Con questi numeri l’Italia si colloca al 14esimo posto nel mondo per la diffusione della certificazione forestale Pefc, e conta il 7,5 per cento di boschi e piantagioni certificate per la loro buona gestione, in perfetta media europea. Un bilancio positivo quello che è emerso a Firenze, in occasione dell’assemblea nazionale 2009 di Pefc Italia, il sistema di certificazione della gestione forestale sostenibile. Che cosa viene prodotto in Pefs? Dalla carta utilizzata per gli assegni bancari ai giochi per bambini nei parchi delle città italiane, dal parquet per le abitazioni all’essenza di mugolio, quell’olio estratto dal pino mugo usato nelle beauty farm di tutto il mondo. Ma anche i guard rail in legno alle matite colorate realizzate con legno certificato dei boschi italiani.

La regione leader resta anche per il 2008 il Trentino Alto Adige con complessivi 522mila ettari certificati (di cui 262mila il Sudtiroler Bauernbund; 246 il Consorzio Comuni Trentini e 12mila la Magnifica Val di Fiemme); quindi il Friuli Venezia Giulia con oltre 75mila ettari certificati; il Veneto con 65mila ettari; il Piemonte con 27mila ettari; quindi la Toscana con oltre 5mila ettari; la Lombardia con 4mila e 600 ettari. Buone performance, in crescita rispetto agli anni precedenti, per il Centro e Sud Italia con la Campania con 2.700 ettari, la Calabria 1.800 e il Lazio 1.500. Infine la Sardegna con 20 ettari, significativi in quanto si tratta di piantagioni di sugherete. Negli oltre 700mila ettari certificati, sono compresi anche i 3.356 ettari di pioppeti gestiti secondo lo standard di gestione sostenibile sviluppato dal Pefc Italia. L’ultimo territorio certificato in Italia riguarda proprio la Toscana, che per la prima volta ha ospitato l’assemblea, e il mondo del vino. Si tratta infatti dell’azienda vitivinicola Marchesi De Frescobaldi che ha certificato la propria gestione forestale sostenibile delle proprietà per un totale di 1.680 ettari. La Regione Toscana è inoltre socio fondatore di Pefc Italia (2001) e primo territorio certificato in tutta Italia con l’Amiata grossetana nel 2003.

Tutto bene dunque? Non ne siamo del tutto convinti. Senza nulla togliere al Pefc ci pare opportuna una riflessione. Come noto la raccolta differenziata è solo una parte del corretto ciclo integrato dei rifiuti. La filiera comporta infatti l’utilizzo del materiale riciclato altrimenti con tutto il materiale raccolto che cosa ci facciamo? E’ ovvio – anche se non per tutti – che la raccolta non riduce affatto i rifiuti (come potrebbe) e se questi una volta selezionati e rilavorati non trovano mercato tutto va in crisi, raccolta compresa. Dunque quando si legge e si verifica con mano – basta vedere la carta con cui vengono ora stampate anche le bollette Telecom – che assegni bancari, giochi per bambini nei parchi e anche i guard rail vengono realizzati sempre più con legno certificato dei boschi italiani sorge il dubbio che con la carta riciclata e con la plastica riciclata si facciano come minimo sempre meno cose. E siccome già se ne facevano poche, a partire dal fatto che il Gpp non viene rispettato quasi da nessuno, la situazione a noi pare davvero preoccupante. Se si ritiene che, studi scientifici e Lca alla mano, sia più efficiente il Pefc del riciclo è il caso di porsi almeno qualche domanda…

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