[26/03/2009] Parchi

Piano casa: e dagli anche ai parchi

PISA. Il piano casa ci sarà risparmiato, almeno nelle sue originarie intenzioni. Certo è che quel testo figlio di N.N. non aveva avuto scrupoli di sorta. Da più parti –il presidente di Federparchi Sammuri in testa- era stato denunciato, ad esempio, l’articolo con il quale si poteva abusare tranquillamente anche nelle zone B dei parchi.

I tagli di Tremonti evidentemente non bastavano –troppo poco- meglio approfittare per far capire una buona volta anche a questi schizzinosi ambientalisti chi comanda davvero anche nei parchi. Così imparano a non rompere. Il pericolo questa volta sembra dunque scongiurato ma sarebbe sbagliato far finta di nulla e voltar pagina.

Quell’articolo, infatti, per quanto sconcertante non è stato un fulmine a ciel sereno. E’ da tempo orami –anche se in troppi sembrano far finta di nulla- che sui parchi si addensano nubi poco rassicuranti. Prima si disse che era bene pensare a gestioni di tipo diverso che aprissero finalmente le porte anche ai privati condannati a restare fuori.

Poi è calato il silenzio lasciando istituzioni e parchi nell’incertezza di un futuro che non lascia presagire nulla di buono. Intanto a Tremonti è stato lasciato il compito di tagliare senza tanti scrupoli.le già magre risorse. Il nuovo ministro dell’ambiente che vanta –a differenza del suo predecessore- di sapersi assumere anche la responsabilità di dire dei sì e non solo dei no, ai parchi non ha più dedicato alcuna attenzione al punto di non avere ricevuto –ad un anno dall’insediamento- neppure i rappresentanti. Il ministero evidentemente ha altro a cui pensare. E se nella legge sfascia carrozze ci finiscono anche i parchi loro se ne infischiano altamente.

Questa è la situazione oggi e tale resta anche dopo lo scampato pericolo del piano casa.
Che a differenza dei parchi regionali quelli nazionali non riescano oggi -salvo qualche caso toscoemiliano- a fare i loro piani non è notizia che possa turbare il ministro.
Anche per questo, visto che le regioni dovranno provvedere rapidamente a mettere in atto misure idonee a scongiurare sempre possibili ritorni di fiamma speculativi, sarebbe bene che non dimenticassero i parchi.

La Toscana che è stata tra le prime a rintuzzare le sortite governative ha una buona occasione per farlo approvando sollecitamente la nuova legge regionale attualmente in discussione che procede però troppo lentamente e neppure al meglio.
Il parco di San Rossore celebra i suoi 30 anni e l’anno prossimo quella della Maremma ne ricorderà 35; gli uffici regionali dovrebbero avere ormai qualche dimestichezza con l’argomento senza dover ricorrere supplenze. Si diano quindi una mossa e lascino perdere esitazione e dubbi privi di qualsiasi fondatezza e giustificazione che finora hanno solo intralciato il lavoro e allungato i tempi.

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