[25/03/2009] Acqua

Acque minerali, la Toscana prima in Italia mette il canone sulla quantità estratta

LIVORNO. La Toscana è la prima regione d’Italia in cui le imprese estrattrici pagheranno un canone sulla quantità di acqua imbottigliata e non più sulla mera superficie estrattiva: l’acqua della Toscana sarà cioè pagata per quello che vale realmente in base al regolamento attuativo della legge 38/2004 (e successive modificazioni) che disciplina la ricerca, la coltivazione e l’utilizzazione delle acque minerali, di sorgente e termali.

«Le tariffe saranno decise dai Comuni – spiega Ambrogio Brenna, assessore regionale alle attività produttive - e vanno da 0,50 centesimi a 2,00 euro al metro cubo, con uno sconto del 50% per chi rispetta maggiormente l´ecosistema e imbottiglia in vetro anziché nella plastica. Il pagamento non sarà più anticipato ma dovrà essere posticipato sulla base della quantità di acqua imbottigliata», ha continuato Brenna. «Il governo della Regione Toscana si pone così all´avanguardia nel trattare una risorsa che non può essere né sprecata né svenduta. Le competenze amministrative passano dalla Regione ai Comuni e saranno proprio questi ultimi a rilasciare sia i permessi di ricerca che le successive concessioni. Allo stesso tempo i giacimenti restano nel patrimonio indisponibile della Regione che garantirà anche un costante monitoraggio per verificare la sostenibilità dello sfruttamento dei giacimenti acquiferi. Restano alla Regione anche le istruttorie tecniche condotte dall´ufficio tecnico del Genio Civile e l´assistenza amministrativa».

La legge prevede inoltre l´obbligo di gara di evidenza pubblica per il rilascio della concessione a conclusione positiva di un permesso di ricerca e l´obbligo di stipulare una convenzione con il Comune per l´individuazione degli oneri diretti e indiretti a carico del concessionario.
Dal momento della pubblicazione del regolamento sul Burt (nei prossimi giorni) la legge 38/2004 diventa pienamente operativa, adeguando così la normativa regionale a quella dell´Unione Europea.

Per una maggiore tutela della salute dei consumatori il regolamento prevede che le opere di captazione e i materiali destinati al contatto con l’acqua dovranno possedere caratteristiche tecniche e igienico-sanitarie tali da costituire un’efficace protezione contro ogni pericolo di inquinamento.

Le etichette delle acque minerali e di sorgente, inoltre, dovranno contenere una serie di parametri chimici e chimico- fisici puntualmente elencati nel regolamento. I nuovi contatori, atti a misurare sia la portata che la quantità, saranno dotati di certificato di produzione con numero di serie e sigillo di garanzia. I dati registrati dovranno poter essere archiviati per successivi controlli.
In Toscana sono attive 19 concessioni per l´imbottigliamento e la commercializzazione di acqua minerale, così suddivise per provincia: AR (4) - FI (3) - GR (0) - LI (1) - LU (2) - MS (1) - PI (2) - PO (1) - PT (3) - SI (2).

Torna all'archivio