[20/03/2009] Comunicati

Nasce l´Osservatorio ambientale della Provincia di Livorno

LIVORNO. Sta per arrivare l’osservatorio ambientale della provincia di Livorno, il nuovo strumento di indagine, ricerca, controllo e comunicazione delle dinamiche sociali sulle questioni ambientali.
E’ il progetto che la Provincia di Livorno in collaborazione con il laboratorio di ricerca sociale del dipartimento di scienze sociali dell’Università di Pisa intende realizzare per migliorare le proprie politiche ambientali.

«Il progetto dell’osservatorio - spiega il dirigente della Provincia Reginaldo Serra - ha la funzione di dotare l’amministrazione dei dati e delle competenze necessarie affinché l’ente amministrativo possa svolgere il ruolo di bilanciamento, di governance delle differenti istanze, dei differenti utilizzi, delle varie aggregazioni che i cittadini presentano negli approcci con l’ambiente territoriale».

L’Osservatorio – che fa parte del così detto “Progetto Brunetta” - dunque potrà programmare la costruzione delle “mappe sociali” dell’ambiente territoriale comunale; definire e coordinare il quadro di comunicazione; progettare e realizzare la formazione interna allo stesso ente; implementare l’informalizzazione dei dati ambientali e sociali.

«E’ una buona struttura – afferma il prof. Mario Aldo Ampolla che sarà alla guida dell’osservatorio – che permetterà all’amministrazione di dotarsi di una struttura di ricerca a costi minimi». L’osservatorio non raccoglierà i dati tecnici, per esempio sull’aria o sugli altri fattori abiotici (quella è competenza dell’Arpat, anche se a breve tali dati - grazie ad una futura convenzione - saranno disponibili pure sul sito dell’osservatorio) ma servirà soprattutto «a organizzare i dati, a razionalizzare le diverse attenzione che l’amministrazioni deve avere in riferimento ai differenti soggetti presenti sul territorio».

Dunque sembrerebbe uno strumento a disposizione della Provincia per comprendere come le problematiche ambientali vengono vissute dai cittadini e dalle imprese: un modo di osservare il problema per poi dare risposte. Risposte che dovrebbero arrivare – spiega Serra «prima che si verifichi il conflitto o addirittura prima che l’iter normativo ad esempio del rilascio di una autorizzazione ambientale, non dia più la possibilità di dar voce alle proprie esigenze».

«Del resto – ribadisce Serra – l’osservatorio si pone lo scopo di ottimizzare i rapporti sia all’interno che all’esterno dell’amministrazione per migliorare le scelte provinciali in tema ambientale. Si pone dunque l’obiettivo di migliorare la gestione dei conflitti e di migliorare i rapporti fra l’amministrazione e la comunità e le imprese. Grazie al supporto degli strumenti scientifici si cerca, non solo di gestire al meglio il conflitto, ma anche di evitarlo e di coinvolgere gli stakeholders nella formazione delle politiche locali». (es)


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