[20/03/2009] Rifiuti

Bonifiche del Merse e delle colline metallifere: accordo storico

LIVORNO. Con gli accordi firmati oggi per la bonifica di 35 siti inquinati del grossetano, il privato, l´azienda Syndial (Eni), accetta di fare la sua parte nel risanamento del territorio, anche relativamente a quei siti per i quali in passato ha presentato opposizione a quanto previsto dal Piano provinciale delle bonifiche. L´azienda cioè accetta di farsi carico delle spese future e garantisce che risarcirà quelle sostenute in passato dal pubblico.

«Siamo davanti ad un passaggio che possiamo definire ´storico´ per questo territorio - ha detto il presidente della Regione Claudio Martini - un atto che chiude una pagina aspra e complessa e ne avvia una nuova, ricca di potenzialità dal punto di vista istituzionale, ambientale, sociale ed economico. Dopo questa firma potranno iniziare le opere di risanamento ambientale necessarie per restituire alle istituzioni ed ai cittadini di questo territorio risorse fino ad oggi precluse».

I due accordi che porteranno alla bonifica di 35 siti inquinati, alla messa in sicurezza mineraria delle concessioni ancora attive nell´area delle Colline metallifere, alla bonifica dei siti industriali della Piana di Scarlino ed alla conclusione della lunga vicenda dell´inquinamento del Fiume Merse. A firmarli oggi, a Grosseto, sono stati la Regione Toscana, le Province di Siena e Grosseto, i Comuni di Gavorrano, Manciano, Massa Marittima, Montieri, Scarlino e Chiusdino, l´Arpat e l´azienda Syndial (Eni), che detiene le concessioni minerarie.

«Il cambio di atteggiamento da parte di Syndial – spiega l´assessore regionale all´ambiente Anna Rita Bramerini – è da apprezzare. Grazie al lavoro delle istituzioni locali ed alla disponibilità mostrata nell´ultimo periodo dall´azienda, molte situazioni pendenti potranno essere risolte. Siamo davanti ad un caso raro nel panorama italiano: per capire l´importanza del risultato raggiunto basta pensare alla situazione di stallo in cui si trova no da tempo le aree Sin (siti da bonificare di interesse nazionale)».

«Si tratta di un passaggio particolarmente importante per la qualità ambientale del nostro territorio – spiega il presidente della Provincia Lio Scheggi – con questi Accordi, infatti, si apre una nuova fase nei rapporti tra Istituzioni e Syndial e si creano le condizioni per portare a soluzione il problema delle bonifiche dei siti ex-minerari. Ringrazio la Regione per il contributo decisivo che ha dato e sottolineo l´impegno della stessa Provincia di Grosseto, che ha perseguito con determinazione questo importante obiettivo».

Con questo Accordo Syndial si impegna non soltanto a farsi carico di tutte le bonifiche che le competono, ma anche a restituire i soldi spesi da chi nel frattempo ha gestito la situazione ed attuato interventi di emergenza. Sulla base di una stima del tutto preliminare fatta da Syndial, ad oggi la cifra che la società si impegn a a spendere è stimabile intorno a 150 milioni di euro. Gli importi esatti saranno calcolati dopo la stesura dei progetti definitivi.
Una novità importante contenuta nei due Accordi è la ricerca di una soluzione al problema delle acque di scolo delle miniere, acque inquinate che fuoriescono (come nel caso del Fiume Merse) e finiscono per contaminare i corsi d´acqua circostanti.

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