[20/03/2009] Trasporti

Ecobonus: in arrivo i primi 18 milioni per le aziende che hanno scelto le autostrade del mare

LIVORNO. I primi 18 milioni di ecobonus, destinati a circa 140 aziende italiane dell´autotrasporto che nel 2007 hanno investito sulle autostrade del mare spostando traffico merci dalla gomma alla nave, stanno cominciando ad arrivare. Si tratta di misure varate dal precedente governo Prodi, finalizzate a incidere su uno dei punti deboli del sistema economico italiano, che ad oggi basa la sua logistica quasi interamente sulla gomma, assegnando alle alternative più ecologiche (mare e ferrovia) quote irrisorie rispetto alle altre nazioni europee.

Spostare traffici merci dalla gomma alla nave (o alla ferrovia) significa infatti ridurre le emissioni inquinanti prodotte dai camion, ma anche ridurre il traffico sulle strade e quindi la possibilità di incidenti: in entrambi i casi significa meno spese sanitarie e maggiore qualità della vita.

Eppure nonostante la logistica abbia un ruolo così importante per l’economia, questo provvedimento ha avuto da sempre vita difficile e solo oggi cominciano ad arrivare i primi accrediti, che se non altro dovrebbero incidere a livello psicologico e inviare anche gli autotrasportatori più restii a convertire i loro traffici.

Gli ecobonus prevedono infatti un rimborso fino al 30% del costo del passaggio sul traghetto per quelle compagnie di trasporto che abbiano effettuato almeno 80 viaggi l’anno sulla stessa tratta, rendendo così ulteriormente conveniente anche dal punto di vista economico (per le aziende) scegliere una mobilità più sostenibile.

Per quanto riguarda il 2007 il ministero dei Trasporti stima che in totale saranno 55 i milioni di Ecobonus da destinare alle imprese, anche perché dalla prima tranche di accreditamenti sono state escluse le aziende siciliane, per le quali è necessario seguire una procedura amministrativa diversa. Non è stato ancora reso noto l’ammontare delle richieste inviate per il 2008 ma si pensa che l’importo complessivo sia più alto a testimonianza che nonostante le lamentele di chi ancora oggi sostiene la convenienza economia (per l’azienda, non certo per l’economia nel suo complesso) del trasporto su gomma laddove sono invece presenti alternative meno impattanti, il mercato se bene orientato prende la giusta direzione.

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