[17/05/2006] Urbanistica

Riccardo Conti sul Prs: «Va contrastata la rendita»

FIRENZE. "Programmazione e pianificazione per la sostenibilità e un nuovo dinamismo regionale" è il titolo della giornata dedicata al Programma regionale di sviluppo che si svolgerà domani dalle 10 all’Auditorium del convento di San Francesco a San Miniato (Pi), un’occasione per illustrare le tematiche che legano il territorio e l’ambiente al nuovo Prs.

Gli assessori regionali Riccardo Conti e Marino Artusa illustreranno le opzioni, le linee strategiche e le azioni prioritarie dei Programmi Integrati regionali e ne discuteranno con rappresentatnti del mondo scientifico, delle categorie economiche e delle istituzioni.

Assessore Conti, finalmente viene riconosciuto un legame stretto tra ambiente e Prs?
«Intanto noi non dobbiamo parlare solo di ambiente, ma di un concetto ancora più ampio e che è il territorio. Territorio significa un approccio e un punto di vista diverso, che coinvolge nel Prs tutte le politiche di dinamismo e sostenibilità necessarie a creare uno sviluppo solido. Quella di partire dal territorio infatti, deve essere secondo me una riflessione culturale perché è impossibile pensare di poter parlare martedì di industria e mercoledì di ambiente. L’ambiente è integrato con ogni altro tema di sviluppo».

Quali sono i punti di forza del Programma regionale di sviluppo?
«Credo che il punto qualificante sia il contrasto alla rendita, che ormai ha acquisito una nuova centralità nell’economia di tutto il Paese e anche della Toscana, con pesanti conseguenze per tutti i settori produttivi. MI viene a mente allora la presentazione che ha fatto Vezio De Lucia alcune settimane fa a Piombino: De Lucia ha spiegato come l’industria sia stata a Piombino un presidio ambientale, perché ha contrastato lo sviluppo della speculazione edilizia. Guardi che questa è davvero una bella intuizione, ben diverso dall’affacciarsi a piombino e dire che schifo la fabbrica. Con questo non voglio dire che gli impianti non vadano migliorati, ma semplicemente sottolineo un approccio diverso nell’affrontare il problema».

Finora abbiamo visto il documento preliminare al Prs, quali sono secondo lei le debolezze emerse e quindi cosa c’è da rivedere?
«E’ un lavoro in progress, se qualcosa non è ancora messo a punto lo faremo nei tempi previsti. Sono molto fiducioso anche perché personalmente sto lavorando in positivo sui Pit, piani di indirizzo territoriale, che dovranno muoversi in simbiosi e sulla stessa falsariga del Prs.

In una recente intervista a greenreport, Rossano Pazzagli ha dichiarato che si sarebbe aspettato una posizione più netta e convinta sulla necessità di ridurre il trasporto su gomma.
«Questa francamente mi pare una lettura affrettata. Consiglio a Pazzagli di leggersi questo obiettivo prioritario che si è dato la Regione, di leggerlo non solo sul Prs ma anche sul Pit e sui piani integrati regionali. Lo sforzo economico più forte che stiamo facendo è proprio quello legato ai due programmi dell’Alta capacità: che è l’unico modo per dotare Firenze di una grande metropolitana di superficie, forse la più grande del mondo, liberandola dai traffici nazionali e internazionali».

Le politiche ambientali in Toscana hanno sempre diviso l’Unione e in alcuni casi rallentato le decisioni. Pensa che il coinvolgimento dell’opposizione di sinistra velocizzerà determinate decisioni oppure, viste anche le prime avvisaglie, il percorso sarà piuttosto difficile?
«Quelli del governo regionale sono punti programmatici, chiari e definiti da tempo: questi punti sono la Tirrenica, l’alta capacità, l’energia, l’olt, lo smaltimento dei rifiuti. Tutti visti e trattati in un ottica riformista. Per cui credo che questa domanda la dovrebbe rivolgere a chi ancora non è entrato».

(nella foto il cantiere in viale Talenti)

Torna all'archivio