[17/05/2006] Rifiuti

Anche il singolo artigiano deve tenere il registro di carico e scarico

LIVORNO. Anche i piccoli artigiani (con non più di 3 dipendenti) produttori di rifiuti non pericolosi devono tenere un registro di carico e scarico. Lo stabilisce l’articolo 190 del Dlgs 152/2006 che ha "dimenticato" - come dice in una nota la Confartigianato - di esentare (come faceva l´articolo 11, comma 3 del Dlgs 22/1997) dall´obbligo di tenuta i piccoli imprenditori artigiani di cui all´articolo 2083 del Codice.

«Sì, in effetti penso anch’io che si tratti proprio di una dimenticanza – spiega Mario Rossi Locci, esperto di rifiuti – altrimenti non si spiegherebbe come mai quando hanno emanato il nuovo decreto attuativo si è fatta la distinzione e si dice che viene esclusa quella tipologia di registro per le microimprese artigiane sotto i 3 dipendenti».

L’ex ministro dell’Ambiente Matteoli è quindi tornato sui suoi passi, anche se l’intervento del decreto attuativo non correggerà la situazione: «Il decreto ministeriale applicativo non può cambiare una norma di un decreto legislativo – continua Rossi Locci – quindi finché non sarà fatto (o corretto) un nuovo decreto legislativo non c’è scampo: i piccoli imprenditori artigiani devono tenere un registro di carico e scarico, perché le sanzioni sono molto pesanti, mi sembra che partano da un minimo di 500 euro».

Una nuova tegola quindi su milioni di lavoratori in proprio, anche perché per il momento nessuno li ha avvertiti ufficialmente. O meglio, Confartigianato ha evidenziato subito l’errore commesso dal precedente governo «indicazione che forse – rileva ancora Mario Rossi Locci – ha convinto il ministero dell’ambiente a fare la distinzione nel decreto attuativo».

Ma soprattutto per i piccoli artigiani non associati ad alcuna sigla sarà un problema venire a conoscenza del nuovo obbligo: del resto l’ignoranza della legge non è ammessa, ma la legge in materia di rifiuti in Italia ha assunto ormai proporzioni gigantesche, alluvionali e difficilmente conoscibili. Non c´è da desiderare di essere nei panni dei controllori, figuriamoci in quelli dei controllati.

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