[18/03/2009] Parchi

L’Ucina e le aree marine protette

LIVORNO. L’Unione nazionale dei cantieri e delle industrie nautiche e affini (Ucina) ha aggiornato la pagina del suo sito dedicata alle aree marine protette (Amp) e chiarisce il perché di un impegno di un settore che, al momento delle istituzione delle Amp, è di solito localmente uno di quelli che esprime più perplessità, contrarietà e paure. «Negli ultimi anni Ucina ha promosso numerose iniziative volte a modificare il rapporto fra il diporto e le aree marine protette – si legge nella presentazione dell’iniziativa - Lo scopo dell’associazione non è mai stato mettere in discussione la necessità di tutelare il mare, ma alcuni criteri di scelta adottati, l’uniformità dei regolamenti. La macroscopica frammentazione normativa è infatti tale che l’utente deve distinguere fra le aree marine protette statali, quelle dei parchi nazionali terrestri con perimetrazione a mare, i parchi sommersi, i parchi internazionali, le riserve naturali integrali - come Montecristo - le aree protette marine regionali, le “oasi blu” e via dicendo. Una varietà di enti, istituti e soprattutto regole, spesso contraddittorie, che rendono l’osservanza delle norme molto complicata. La firma del Protocollo per la nautica sostenibile, promossa dal ministero dell’ambiente, Ucina e dalle principali associazioni ambientaliste ha posto le basi per una prima riforma e omogeneizzazione dei regolamenti. Alcuni sono stati varati già per la stagione 2008 e quando saranno tutti operativi avremo compiuto un buon passo avanti. Intanto questa guida, interamente rinnovato rispetto agli anni passati, vuole offrire il suo contributo, affinchè i diportisti italiani conoscano e frequentino l’insieme delle aree marine di pregio del nostro Paese».
La pagina permette l’accesso, anche attraverso una cartina cliccabile, ad una descrizione delle 26 Amp e zone marine di parchi terrestri (come quelle dell’Arcipelago toscano) già istituite, delle 5 in via di istituzione (comprese le Secche della Meloria), del Santuario internazionale dei Mammiferi marini “Pelagos” e di 4 località definite “di interesse ambientale”.

Torna all'archivio